Viterbo, la Macchina di S. Rosa a Expo
Per Zingaretti «è simbolo del Lazio»

di Simone Canettieri
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Mercoledì 6 Maggio 2015, 11:39 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 18:06
MILANO «Allora, sindaco l'hai portata sulle spalle fin a qui?», gli fa il collega di Roma, Ignazio Marino. Leonardo Michelini ride - sai quante ne dovrà sentire di battute così nei prossimi mesi - e alza il naso all'insù. Guarda Fiore del cielo, parcheggiata nel giardino delle ghiottonerie di Eataly. Poi si volta verso il turista che si sta facendo l'ennesimo selfie con la Macchina sullo sfondo e dice: «Stare qui, all'Expo è una scommessa azzeccata. Più passano i giorni e più mi rendo conto che la formula sacro e profano è vincente».



Non ci sono gufi o criticoni che tengano. «L'effetto traino è già palpabile - aggiunge l'assessore Giacomo Barelli, spalla di Michelini nel secondo tour milanese in 5 giorni -: martedì ospiteremo a Viterbo l'ambasciatore cinese in Italia». E il 23 maggio sindaco, giunta e una delegazione di facchini di Santa Rosa saranno di nuovo qui sotto, tra i ristoranti regionali di «quel genio di Farinetti» per iniziare una serie di focus tematici sul Lazio. L'idea è venuta al patron di Eataly e al governatore Nicola Zingaretti, anch'egli presente a Expo per inaugurare il padiglione Lazio nel Palazzo Italia.



L'idea è questa: visto che la Macchina è l'ambasciatrice della nostra regione, spiega Zingaretti, «organizzeremo sotto al Campanile che cammina una serie di focus tematici sul Lazio». Marketing territoriale, con Viterbo in primo piano. Si inizierà a parlare di termalismo con la stampa specializzata, il 23 maggio appunto, e si proseguirà con le bellezze del Tuscia e del resto delle province. Sempre qui sotto. Usando come bussola questa scultura alta 30 metri. Che di giorno, in questo enorme parco giochi del gusto, rumoroso e colorato, sembra un'opera d'arte un po' spaziale. «Ma di notte, illuminata, con Santa Rosa che si staglia in alto è uno spettacolo unico», assicura - con prova fotografica dal cellulare - Enrico Panunzi, consigliere regionale che non si è perso il blitz insieme a Maurizio Palozzi, consigliere della neo Provincia.



Il resto della giornata è fatta di brindisi e tagli del nastro. Prima nel padiglione Lazio (da vedere Palazzo Farnese in 3D), poi nella casa del vino. E qui Michelini, sindaco che vien dalla campagna, nel senso del mondo agricolo, si gonfia il petto illustrando le capacità - quasi taumaturgiche - dei nettari nostrani. Poi il pranzo con Zingaretti sempre da Eataly - carbonara e abbacchio per tutti, altrimenti non si esce vivi - prima di lasciare i padiglioni. L'Albero della Vita, davanti al Palazzo Italia, zampilla sulle note dell'Ombelico del mondo. Michelini se la ride: «Beh, anche noi, questa volta ci siamo, dai».
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