Così insieme agli altri capigruppo è tornato alla carica scrivendo direttamente alla spa. «I rappresentanti di di FdI-An, Fi e FondAzione, nell’espletamento delle proprie funzioni, considerando l’importanza del servizio e della necessità che inizi il 29 settembre, annunciano che il 26 alle 12,30 effettueranno un sopralluogo nel vostro centro cottura in via della Chimica».
La risposta però non è stata proprio Serenissima. «La società, in osservanza degli obblighi assunti con il Comune, si sta adoperando per garantire il regolare avvio del servizio. Un sopralluogo in questa fase di ultimazione dei lavori è a nostro giudizio inappropriato, per evidenti ragioni di sicurezza». Il problema è che «l’ingresso di terzi, pur nella qualifica di rappresentanti delle istituzioni, non trova titolo e potrebbe comportare indebite interferenze con lo svolgimento delle attività». E’ il motivo per cui li invitano a rimandare «una volta avviato il servizio».
Buzzi e Marini non ci stanno: lunedì con una delegazione della minoranza saranno davanti ai cancelli «a costo di restare fuori. La visita non trova titolo? Posso accettare che vogliano lavorando tranquilli – dice l’ex sindaco – ma altre valutazioni possono prenderle e accartocciarle, per usare un eufemismo. Il consigliere deve poter fare attività ispettiva a 360 gradi per fugare ogni dubbio». «Farci visitare il centro cottura - conclude Buzzi - sarebbe stato possibile. Anche velocemente, giusto per farci rendere conto se le cose stiano andando bene o meno».
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