Viterbo, liceale di 16 anni annega in una maxipiscina in Francia

Viterbo, liceale di 16 anni annega in una maxipiscina in Francia
di Massimo Luziatelli
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Venerdì 3 Luglio 2015, 06:12 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 16:42
Finisce in tragedia la vacanza francese di un giovane viterbese. Giuseppe Centamore, 16 anni, è infatti morto nella notte di mercoledì scorso nell'ospedale Caremeau di Nimes dove era stato trasportato, in condizioni critiche, dopo essere stato soccorso dai bagnanti e dal bagnino della grande piscina del villaggio turistico “La Petite Camargue” di Aigues-Mortes, a trenta chilometri da Nimes, in Francia.

Il referto medico parla di annegamento, anche se le autorità francesi hanno disposto l'autopsia sul cadavere del giovane viterbese.



La stessa autorità transalpina ha avviato un'indagine sulla tragedia avvenuta in quella grande piscina ravvisando il reato di omicidio colposo e ponndo i sigilli all'impianto di depurazione della vasca che si sviluppa su una superficie di quasi mille metri quadrati. E proprio il cattivo funzionamento del depuratore potrebbe aver causato la morte di Giuseppe Centamore: per la gendarmeria di Grau du Roi, infatti, il depuratore a quell'ora, in cui le vasche erano piene di bagnanti, non doveva funzionare con quelle modalità.

Il sedicenne viterbese, «un giovane estroverso, allegro», come lo definiscono alcuni compagni di scuola, aveva frequentato la II C del liceo classico “Buratti” ed era partito domenica per la vacanza estiva insieme ai genitori (il padre è di origini calabresi e la madre siciliane) e alla sorella di 12 anni. Vacanza che si è conclusa nel peggiore dei modi verso le 18,30 di martedì, quando il suo corpo è stato visto galleggiare, privo di sensi, dagli altri bagnanti che hanno dato l'allarme. Inutili, purtroppo, gli immediati soccorsi e la corsa in elicottero verso l'ospedale universitario di Nimes.



La notizia della tragedia è arrivata a Viterbo ieri mattina e si è diffusa in un baleno. Soprattutto tra gli amici e i compagni di scuola che si stanno attivando per fare qualcosa per ricordarlo. In un primo momento avevano deciso, su iniziativa del rappresentante di classe, di ritrovarsi alle 19,30 davanti al liceo Buratti, ma l'iniziativa è ancora in forse. «Di certo - dice una compagna di classe - lunedì verrà celebrata una messa nella palestra della scuola e nel pomeriggio, noi della II C, ci incontreremo a casa di una professoressa per ricordarlo».