Viterbo: degrado in centro, i negozianti: «Pochi fatti, presto azioni eclatanti»

Viterbo: degrado in centro, i negozianti: «Pochi fatti, presto azioni eclatanti»
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 23 Agosto 2014, 12:59
​La nostra protesta non finir qui: siamo pronti ad azioni eclatanti. Perch ormai le promesse non bastano pi e non abbiamo bisogno di passeggiate esplorative, né pacche sulle spalle». E’ durissima la presa di posizione dell’associazione Facciamo centro, che col presidente Gaetano Labellarte paragona il recente sopralluogo del sindaco Leonardo Michelini, a Corso Italia, alla «visita di un congiunto sul letto del morente». Cosa chiedono? Coinvolgimento, ma soprattutto fatti.

Il sindaco nei giorni scorsi ha incontrato alcuni commercianti, facendo con loro una passeggiata al Corso. «Abbiamo apprezzato la visita – dice Labellarte – ma non siamo soddisfatti delle solite promesse che non sappiamo se e quando verranno realizzate». La situazione viene denunciata da anni, tanto da mettere sulla graticola tutte le precedenti amministrazioni, «che non hanno mai risolto i problemi». Per ottenere «un minimo di apertura» da quella attuale ci sono volute «proteste e minacce di azioni plateali, ma i provvedimenti presi sono molto insufficienti – continua - e scarsamente incisivi per un deciso rilancio del centro. Occorre di più: di promesse abbiamo le orecchie piene, dei cambiamenti di rotta annunciati in campagna elettorale e più volte sollecitati da noi non si vede nemmeno l’ombra. Il salotto buono della città è diventato un’indecenza».

Ecco cosa accade intorno alle loro attività. «Vandali di notte fracassano vetri e sporcano con ogni tipo di immondizia e deiezioni. Si vedono girare topi, di giorno non c’è nessuna vigilanza, durante la notte è totalmente assente. Questi inconvenienti al 90 per cento li risolviamo noi, ma dovrebbe farsene carico l’amministrazione. Con quali mezzi? Non siamo noi a governare». La provocazione: «Dobbiamo organizzare ronde notturne o riprendere chi butta cartacce per terra, o fa fare i bisogni ai cani in ogni angolo?». Intanto i turisti sono lasciati allo sbando, «lo abbiamo visto anche a Ferragosto». Ecco cosa chiedono. Per prima cosa «il coinvolgimento nelle scelte sulla viabilità e le strategie da intraprendere, perché siamo noi ad avere esigenze precise».

Basta passeggiate, servono idee. E gli amministratori devono «gestire la cosa pubblica con competenza e determinazione mettendo da parte – conclude Labellarte - gli interessi di partito e le fazioni all’interno dei partiti. La nostra protesta non finirà qui: andremo avanti anche con azioni plateali per difendere il centro, che in altre città è curato, ben tenuto e sorvegliato. Chiediamo troppo? No. Basterebbe copiare i provvedimenti di altre città non seconde a Viterbo in fatto di cultura, arte e storia».
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