Ultimo appello: «Salvate la terapia intensiva dell'ospedale Andosilla»

Il Comune di Civita castellana
di Paolo Baldi
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Venerdì 13 Marzo 2015, 06:24 - Ultimo aggiornamento: 15:41
Si riaccende la speranza di salvare terapia intensiva all'Ospedale Andosilla di Civita Castellana. Oggi a Roma è in programma l'audizione della commissione regionale delle politiche sociali e sanità in cui si parlerà del riordino della Asl di Viterbo, che prevede appunto il taglio del reparto.

Anche se il piano è stato già approvato dai sindaci, tra cui proprio quello di Civita, Gianluca Angelelli, i consiglieri provinciali Francesco Urbanetti (Forza Italia) come primo firmatario, Alessandro Angelelli (Pd, e fratello di Gianluca) e Alberto Cataldi (FdI) hanno provato a giocarsi un ultima carta per mantenere attivo il servizio. Così hanno scritto ai componenti della commissione e al presidente della Regione, Nicola Zingaretti e a tutti i partiti, chiedendo di cancellare la soppressione .«Qualche speranza c'è», dice Urbanetti. I tre firmatari della richiesta hanno ricordato ai destinatari della lettera, prima di tutto l'utilità della struttura, poiché è collocata in un area strategica tra le province di Roma, Viterbo e Rieti e l'ampio bacino di utenza.



In particolare poi hanno sottolineato che «il reparto è stato realizzato e sostenuto, in gran parte attraverso gare di solidarietà e raccolte di fondi tra i cittadini della zona e le aziende locali che hanno espresso più volte la loro contrarietà alla chiusura e che è anche l'unico esistente dopo quella di Viterbo. Infine non è da sottovalutare che la mancanza di una struttura di terapia intensiva, potrebbe disincentivare l'utenza e costringerla a rivolgersi in altre strutture». E questo renderebbe vani tutti gli sforzi economici «sostenuti finora dai privati per valorizzare l'ospedale».



A suo tempo i tre hanno ricordato che anche il consiglio provinciale si era espresso contro l'atto aziendale della Asl. L'iniziativa dei tre consiglieri provinciali civitonici è sostenuta anche dalle associazioni locali di volontariato che da tempo di battono per evitare il depotenziamento dell'ospedale Andosilla.