Stop al femminicidio
il 28 scarpe rosse in piazza

Stop al femminicidio il 28 scarpe rosse in piazza
di Alessia Marani
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Mercoledì 11 Settembre 2013, 20:52
VITERBO - Ci sono anche le scarpette rosse del piccolo Francesco, appena 4 anni, ucciso con una martellata alla testa insieme alla mamma dal papà mentre dormivano, tra quelle raccolte dalle donne di Auser e Spi Cgil ad Acquapendente per dire basta al femminicidio.



Quando Laura Vestri, una delle organizzatrici, lo racconta, si commuove. È lei con tante altre, sostenute con forza dalle volontarie di Erinna, l’unico centro antiviolenze del Viterbese (e che per un soffio non ha rischiato di chiudere per mancanza di fondi), a occuparsi di raccogliere le scarpe rosse che con il loro color “sangue” sommergeranno la piazza del Sacrario il 28 settembre.



Una manifestazione forte: «Quel sangue - spiega Miranda Perinelli, segretaria provinciale Cgil - è quello delle tante donne uccise ogni giorno, tra le mura di casa, magari dalle braccia di chi hanno più amato. Una strage che va fermata. Nella Tuscia, Auser, Spi ed Erinna hanno raccolto e rilanciato l’appello delle scarpe rosse nato a San Gimignano, in Toscana. Tante le iniziative già partite nella provincia e contiamo di arrivare presto sotto le finestre di Montecitorio».



Sabato partirà la raccolta all’interno del centro commerciale Tuscia. Il 23, 24 e 25 chiunque vorrà partecipare potrà portare scarpe rosse allo stand che sarà allestito al Sacrario (per dare man forte o chiedere informazioni: tel. 0761/342056 o 0761/353230 email: e.rinnayahoo.it).



«Si possono portare anche scarpe di colore diverso che poi verniceremo - dice Giovanna Cavarocchi, Auser -, oppure consegnarle il 28 stesso in piazza». «Noi pensionati - spiega Marisa Roberti, dello Spi - stiamo dando supporto di tipo logistico, siamo molto radicati nei territori. A Bagnoregio vi sarà un’iniziativa il 27, il 19 a Ronciglione, il 13 a Orte. Presto anche a Soriano».



Valentina Bruno di Erinna fa il punto sul disegno di legge contro il femminicidio al vaglio del Parlamento, Auser ne parlerà col presidente della Camera, Laura Boldrini: «La prevenzione non è adeguata, mentre aspettiamo da anni il varo del Piano nazionale antiviolenza», dice. «L’idea, anche con la collaborazione del Comune - continua Laura Viventi, Auser - è di partire dal 28 per costruire un progetto permanente di sensibilizzazione. Questo con l’aiuto dell’assessore ai Servizi sociali, Fabrizio Fersini, e al consigliere Patrizia Frittelli, da subito disponibili». Che fine faranno le scarpe rosse? Vendute a sottoscrizione per destinare fondi ai centri come Erinna.
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