Nel caso dell’acqua contaminata, i fondi europei rientrano in un pacchetto complessivo di 110 milioni sui temi a carattere ambientale, per i quali la Tuscia si porta a casa quasi il 50 per cento della torta. Serviranno a superare i dearsenificatori grazie alla miscelazione delle acque.
«E’ un intervento positivo per il territorio – dice Valentini – una delle 45 azioni cardine dei Por viene dedicata a questo problema. Manutenzione, energie elettrica, filtri: gli impianti sono troppo costosi», senza contare che durano pochi anni.
E allora via alla miscelazione, «per la quale restano in piedi sia il discorso del Peschiera, sia quello del lago di Bolsena». Per l’ultimo servono però interventi. «Il collettore sta funzionando – continua – ma necessita di una continua manutenzione straordinaria perché ogni anno c’è qualche problema. Esiste comunque un progetto di recupero totale dell’intero anello».
L’assessore Fabio Refrigeri avrebbe assicurato che ci sono anche i fondi per metterlo in pratica. Intanto ha scritto a sindaci e prefetto per spiegare come si è arrivati all’attuale situazione. «L’ex presidente Renata Polverini – spiega Valentini – aveva previsto 2 milioni euro per il rifacimento dell’anello del Cobalb, ma legandoli alla vendita di immobili: una presa in giro». In attesa dell’intervento strutturale, in vista dell’estate ce ne saranno altri. Col progetto però dovrebbero risolversi anche i problemi energetici, che stanno affondando il Cobalb, grazie a un sistema di efficientamento.
Per la trasversale Orte-Civitavecchia confermati i fondi per il penultimo tratto. E per finirla? «Credo dovremmo affidarci anche ai privati con un project financing: spero si capisca che è meglio pagare un euro di pedaggio, piuttosto che rinunciarci».
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