Nepi, pestato a Ibiza e senza tutela
Interrogazione al ministro della Salute

Nepi, pestato a Ibiza e senza tutela Interrogazione al ministro della Salute
di Paolo Baldi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Ottobre 2014, 08:32 - Ultimo aggiornamento: 10:42
I ritardi nei pagamenti dell'Asl viterbese alla famiglia di Nepi, che doveva saldare le cure sostenute dal figlio - che vittima di un pestaggio mentre era in vacanza - in una casa di cura a Ibiza fino a rischiare il pignoramento, passeranno sotto la lente del ministero della Salute e della Regione Lazio. Una verifica sull'accaduto è stata chiesta, attraverso un'interrogazione con risposta scritta, sia dal deputato Cinque stelle, Massimiliano Bernini, sia dal consigliere regionale dello stesso partito, Silvia Blasi. «Mi è sembrato doveroso - ha detto il parlamentare viterbese - chiedere un riscontro al titolare del dicastero su quanto è avvenuto alla famiglia di Nepi, che ha dovuto attendere due anni per avere una risposta da un ente pubblico come la Asl. Tempo che mi è sembrato eccessivo, vista l'urgenza. Pertanto ho sollecitato il ministro Lorenzin ad accertare, nel limite delle sue competenze, i motivi del ritardo. Mi aspetto una risposta esauriente e definitiva di questa storia, perché secondo il sottoscritto per colpa della burocrazia, e forse di qualche altro motivo che ignoro, si è rischiato di far finire nei guai una famiglia che già era stata provata della violenza subita dal figlio». Lo stesso argomento sarà in discussione alla Pisana attraverso un'iniziativa annunciata, dalla consigliere regionale pentastellata Silvia Blasi, intenzionata a voler far piena luce e a chiedere un accesso agli atti. Il caso è esploso a metà settembre, quando dalla Spagna alla famiglia nepesina è stato annunciato un imminente pignoramento perché il conto non era ancora stato saldato. Un paio di giorni dopo la Asl rispose che aveva predisposto il pagamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA