Ma la struttura era stata poco prima al centro della vicenda “Parentopoli”, per i casi di assunzioni del personale legate a vari amministratori locali. La giunta stessa di Angelelli fu a un passo dalla caduta. Oggi, dopo i sopralluoghi di tecnici specializzati, è stata avviata l'opera di bonifica e poi di ricostruzione della struttura, ricavata da una vecchia fabbrica di sanitari, che sorge su un'area di circa 1700 metri quadrati, andata praticamente quasi tutta distrutta. Sono crollati a causa delle fiamme alcuni solai e tutto il materiale presente negli scaffali del magazzino - composto per la maggior parte da bottiglie e contenitori di plastica con liquidi facilmente infiammabili - hanno alimentato le fiamme per oltre 10 ore. Tutto è andato distrutto. Una parte dei residui, che si trovava nei piazzali è stata trasferita in discariche autorizzate; molto altro materiale è presente ancora all'interno dei locali.
«Si partirà con una bonifica accurata da parte di un'azienda specializzata - ha spiegato l'architetto Luciano Soldateschi - e in attesa della conclusione dell'iter burocratico, si sta predisponendo il piano di ricostruzione che dovrebbe durare qualche mese». Rispetto alla selezione del personale stavolta, se resteranno le indicazioni della proprietà, verranno gestite da un agenzia interinale per evitare qualsiasi contatto con la politica.
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