La ceramica sotto assedio, già 150 posti persi e altre richieste di esuberi

La ceramica sotto assedio, già 150 posti persi e altre richieste di esuberi
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Sabato 20 Dicembre 2014, 06:26 - Ultimo aggiornamento: 17:24
Una nuova valanga di richieste cassa integrazione e di mobilità sta piovendo in questi giorni sul distretto ceramico di Civita Castellana. Una nuova fase di preoccupazione per i lavoratori dell'area, in forte crisi, dopo gli almeno 150 colpiti dagli ultimi provvedimenti sulla mobilità in seguiti ad esuberi. Si aprono nuovi fronti: per la cassa integrazione ci sono richieste da Art Ceram (per 90 dipendenti) e soprattutto dalla Ceramica Flaminia, che ha presentato la richiesta di attivare ammortizzatori sociali per 130 dipendenti. Anche L'Hidra ha fatto una richiesta di cassa integrazione, che partirà dal primo gennaio 2015. Alla Kerasan si è chiuso, nei giorni scorsi, un accordo tra sindacati e azienda sulla vertenza per mettere in mobilità volontaria una ventina di ceramisti. Ma ci sono anche altre richieste di ammortizzatori sociali che riguardano piccole aziende dell'indotto, che interessano almeno altri venti persone, tutti in procinto di perdere il posto. Intanto ieri alla Catalano l'assemblea degli operai- tenuta fuori dai cancelli - ha rinviato all'8 gennaio le decisioni sulle forme di lotta dopo i licenziamenti già avviati.

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