Strage al canile di Bagnaia
uccisi quattordici animali

Strage al canile di Bagnaia uccisi quattordici animali
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 27 Maggio 2013, 10:02
VITERBO - Un’ecatombe. Quattordici cani avvelenati in appena 10 giorni, morti dopo sofferenze atroci, dissanguamenti e attacchi epilettici. ricominciato tutto non appena si sparsa la voce dell’imminente acquisto del canile ex Enpa da parte del Comune, avvenuto la scorsa settimana. A denunciarlo – anche nel senso letterale del termine, cioè alla Procura della Repubblica – è l’associazione Amici animali, che gestisce gratuitamente la struttura di Bagnaia.

Ieri mattina la scoperta, l’ennesima: le carcasse di due cani senza vita, con quella lingua in mezzo ai denti che grida vendetta anche per l’indifferenza di tutti. «Mercoledì 15 – dicono dall’associazione – abbiamo trovato un cane morto, pareva dissanguato. Non abbiamo pensato subito si trattasse di avvelenamento. Nei giorni successivi è stata una tragedia: hanno continuato a morire con attacchi epilettici o emorragie interne, a seconda del veleno usato». Tirano fuori il libro dei morti: uno il 19, due il 20, l’exploit venerdì scorso con sei, poi due sabato e ieri gli ultimi.

Il canile ha avuto una storia travagliata negli ultimi anni: è stato al centro di un braccio di ferro tra Elvia Viglino e Guido Vezzali. La Viglino lo aveva costruito nel 1983, poi era diventata presidente dell’Enpa. Nel 2005 i dissapori: l’Enpa lo ha commissariato affidandolo a Vezzali e ha espulso Viglino. C’è stato un processo contro Vezzali, accusato di maltrattamento dei cani, il quale però è stato assolto. Nel 2007 era partita la custodia giudiziaria affidata al Comune. E così a occuparsene ormai da un po’ è l’associazione, di cui fa parte Viglino.

«Da allora – raccontano - sono stati un centinaio i cani avvelenati». Nel 2011 una nuova denuncia, poi la moria sembrava essersi placata. Adesso è ripresa. «Li ammazzano sempre con fosfuro di zinco, metaldeide e bromadiolone: lo hanno certificato gli esami sulle carcasse nel corso di questi anni». Ieri mattina, ciliegina sulla torta, hanno dovuto registrare anche l’indifferenza di chi dovrebbe intervenire. «Abbiamo telefonato alla polizia locale e al veterinario della Ausl: si sono rimpallati le responsabilità. Hanno detto di chiamare il sindaco, come se fosse facile trovarlo in ufficio la domenica in cui si vota». A proposito di elezioni. «I politici – concludono dall’associazione Amici animali – si ringraziano tra loro per quanto fanno in favore degli animali: qui però non si è mai visto nessuno».
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