Aurelia bis, autovelox da Guinness:
cinque in appena un chilometro

Uno dei cinque autovelox sull'Aurelia bis
di Marco Feliziani e Massimo Luziatelli
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Lunedì 22 Luglio 2013, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 10:39

VITERBO - Sar il desiderio di finire sul Guinness dei primati.

Ma l’amministrazione comunale di Monte Romano ci sta veramente mettendo tutta la buona volontà. La cittadina sull’Aurelia bis, tra Vetralla e Tarquinia, vuole essere ricordata, non per l’ottima qualità della carne maremmana o il pane, specialità di cui può andar fiera, ma per il numero di autovelox fissi: ben cinque, nei due sensi di marcia, in un tratto di strada di solo un chilometro e cento metri.

Praticamente un autovelox fisso ogni 220 metri. Dei cinque dissuasori di velocità uno esisteva già da diversi anni, tre, di ultima generazione, sono stati installati recentemente, mentre un altro nascerà a giorni al centro del paese.

Una giungla di colonnine di colore blu, insomma. Per chi viene da Vetralla la prima se la trova in prossimità dell’incrocio con la strada che porta alla base logistica; dopo appena 300 metri, davanti al distributore, il secondo dissuasore.

Logicamente il controllo elettronico della velocità deve essere annunciato, come disposto dall’articolo 142 comma 6 bis del Codice della strada, con segnali ben visibili ”mediante cartelli o dispositivi di segnalazione luminosi”.

Ebbene, il cartello c’è ma non si vede, perché coperto dalla folta vegetazione. Gli altri due dissuasori, invece, si trovano alla parte opposta del paese, dopo l’archetto.

«È solo un metodo per far cassa - commentano al bar - cinque autovelox sono esagerati e sono posizionati in modo tale che se non resti buggerato dal primo il secondo sicuramente ti immortala». Non per niente gli amministratori comunali hanno previsto di incassare intorno ai 200 mila euro l’anno.

Ma tranquilli, per il momento dei cinque autovelox funziona soltanto quello storico. Gli altri entreranno in funzione a breve.

«La sicurezza innanzitutto - dice il responsabile della Polizia Locale, Mauro Gasbarri - quello attuato dall’amministrazione comunale non è un progetto repressivo, ma cautelativo, a salvaguardia dei moltissimi pedoni un deterrente psicologico, insomma; non a caso i dissuasori sono stati posizionati in luoghi già teatro di gravi incidenti stradali».

«Non funzioneranno tutti contemporaneamente - promette Mauro Gasbarri - ma sarà attivo soltanto uno alla volta e sarà visibile dalla presenza di una pattuglia di vigili urbani».

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