«Vigili del fuoco, soccorso aereo
per essere ancora più vicini alla gente»

«Vigili del fuoco, soccorso aereo per essere ancora più vicini alla gente»
di Michele Milletti
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Sabato 26 Ottobre 2013, 21:40 - Ultimo aggiornamento: 21:58

CITTA' DI CASTELLO - Nel nome e con l’esempio di Antonio Ceccarelli, il vigile del fuoco scomparso nel 2007 mentre libero dal servizio morto durante un’attivit con alcuni colleghi per mantenere al massimo la preparazione fisica e professionale. Con queste parole, il comandante regionale Gioacchino Giomi e quello provinciale Stefano Marsella hanno fatto gli onori di casa per la cerimonia di intitolazione della caserma di via della Barca proprio a Ceccarelli.

Tappeto rosso e picchetto, il “silenzio” suonato prima di togliere il velo dalla facciata della caserma, la commozione di papà e mamma Ceccarelli, una tribuna autorità gremita. Presenti fra gli altri il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci; il prefetto, Antonio Reppucci; gli onorevoli Anna Ascani e Giampiero Giulietti; il presidente del consiglio regionale, Eros Brega; l’assessore regionale Stefano Vinti; il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta; il vicario vescovile, monsignor Giovanni Cappelli; il comandante provinciale della Finanza, colonnello Vincenzo Tuzi; il comandante del reparto operativo dei carabinieri, il tenente colonnello Pierugo Todini; il comandante dei carabinieri di Città di Castello, capitano Alfredo Cangiano e il dirigente del commissariato di Città di Castello, Marco Tangorra.

La nuova sfida. Dopo il saluto del sindaco Bacchetta («onore non solo alla figura di Ceccarelli ma anche a un corpo da sempre vicino all’amministrazione, un rapporto con la città che ci dà grande orgoglio») parole forti sono arrivate dal sottosegretario Bocci. «Cerimonia piena di emozioni, nel ricordo di un uomo dello Stato, ma anche nel sottolineare una volta in più la vicinanza dei vigili del fuoco ai bisogni dei cittadini. Una vicinanza autentica, sincera. E questo distaccamento si è dimostrato fondamentale per i bisogni della popolazione. Dal terremoto del ’97, a quelli di Abruzzo ed Emilia Romagna, colonne di vigili del fuoco sono partite per stare vicino alla popolazione. Cosi lo Stato si rafforza e sta vicino ai cittadini. Grazie anche alle altre forze dell’ordine, miglior esempio democratico dello Stato. Grazie da parte del Governo». Bocci nel corso del suo intervento lancia due sfide importanti per il corpo dei vigili del fuoco a livello nazionale, e di conseguenza anche per i vigili del fuoco dell’Umbria. «Due battaglie» le definisce, di cui il Parlamento ha preso atto: «Anzitutto quella per gli elicotteri e personale addetto a garantire l’elisoccorso. Una grande occasione anche per l’Umbria. Non vuole essere concorrenza sleale nei confronti dei privati (cui fin qui ci si è appoggiati in caso di necessità di soccorso aereo, ndr) ma il servizio pubblico sul soccorso deve garantirlo lo Stato». L’altra norma, l’altra «battaglia» è quella che vedrà l’assgnazione «di beni confiscati alla mafia anche ai vigili del fuoco». Il tutto nell’obiettivo di «ampliare il concetto di soccorso» in una maniera sempre crescente. In conclusione, l’impegno del sottosegretario è stato quello di trovare «più mezzi e più risorse» per i vigili del fuoco.

Anche il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, ha dedicato un pensiero ai vigili del fuoco di Città di Castello. «La forte personalità di Antonio Ceccarelli ha espresso per intero la sua carica vitale muovendosi, sempre con tenacia e abnegazione, sui confini tra i compiti che gli dettava la sua professione di vigile esperto e le necessità di esprimere, anche nel suo privato, il bisogno insopprimibile di praticare sport e di vivere il rapporto con l’ambiente».

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