La storia ha dell'incredibile, e lo ha avuto anche per gli “sventurati” fra amici e frequentatori della discoteca che si sono trovati ad assistere alla vicenda. Le voci della notte raccontano anche di una improvvisa interruzione della musica, di uno stop alle note sparate dai dj in consolle proprio nel tentativo di porre rimedio immediato all'orecchio mozzato. Di più, nel tentativo affannoso di ritrovare proprio la parte mancante dell'orecchio per permettere al giovane uomo di correre in ospedale e sperare di farselo riattaccare in qualche modo.
Chissà, forse le voci della notte in questo passaggio potrebbero anche non essere completamente aderenti al vero; fatto sta che, in qualche modo e anche grazie all'intervento di alcuni buttafuori che capiscono come la situazione possa degenerare ancora più di quanto non sia successo, il ragazzo si precipita al pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia: in una mano un contenitore, forse un bicchiere, pieno di ghiaccio con all'interno il lobo di sperare di farsi riattaccare.
Nella discoteca, intanto, il trambusto ancora continua. Non è certo una scena di tutti i giorni quella cui tanta gente ha assistito anche se, quando la situazione torna alla calma, le parole e le spiegazioni concitate rimanderebbero a motivazioni vecchie come il mondo alla base del folle gesto: la gelosia. Stando a quanto trapela, la ragazza avrebbe gradito molto poco le attenzioni che il giovane avrebbe rivolto a un gruppetto di ragazze proprio all'interno del locale. Da questo sarebbe scaturita una lite finita poi con il dolorosissimo morso all'orecchio. Situazioni, quelle legate alle “attenzioni” moleste soprattutto da parte degli uomini verso le donne, che nei locali notturni e discoteche in generale sono spesso all'ordine del giorno (anzi, della notte) e spesso amplificate da qualche bicchiere di troppo che abbassa in maniera vertiginosa i freni inibitori: il rischio di forti tensioni, se non violente liti vere e proprie, è così dietro l'angolo.
Mentre la ragazza viene in qualche modo rincuorata, in ospedale il ragazzo viene trasferito nel reparto di Otorino e sottoposto a intervento: un lungo e paziente lavoro di “ricucitura” che permette al personale medico sanitario della clinica dell'ospedale perugino il reimpianto del lobo dell'orecchio.
In altre parole: trenta punti di sutura, e la parte mancante dell'orecchio del giovane è tornata nuovamente al suo posto. La brutta avventura è dunque finita nel modo migliore, nel senso che il ragazzo non resterà menomato. Ma adesso, inevitabili, si apriranno difficili questioni di cuore.