Per Vdm è stato così, ora, cpme si evince dal sito, tocca ad Ast. «Il gruppo - riporta la nota apparsa ieri sul sito - ha sempre sottolineato l'intenzione di non conservare le due società nel medio e lungo periodo. Lindsay Godlberg ha confermato l'intenzione di proseguire nella ristrutturazione di Vdm, società specializzata nel business delle leghe speciali. Thyssenkrupp ha sempre sostenuto di voler vendere nel medio-lungo periodo le due società». Ora si rimescolano le carte, a partire dai mix produttivi, dato che Vdm produceva leghe di materiali, tra cui il titanio. «L’Ast -ricorda Riccardo Marcelli Segretario della Fim Cisl- ha affermato in più di una circostanza la volontà di rimanere nel mercato del titanio. Come sindacato abbiamo chiesto al management aziendale cosa abbia messo in campo per valorizzarne la strategia commerciale, quale azioni siano state elaborate per creare gli stock stretegici, senza ottenere risposte esaustive e di prospettiva. Ora il tempo sta scadendo. Il sito di Terni deve attrezzarsi il più velocemente possibile per non perdere questo business sicuramente di nicchia ma dall'elevato valore aggiunto, che per anni è rimasto strategico nelle logiche aziendali».
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