Ast, la battaglia per gli stipendi
braccio di ferro Ast sindacati
Renzi: "Arrivo in settimana"

Ast, la battaglia per gli stipendi braccio di ferro Ast sindacati Renzi: "Arrivo in settimana"
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Sabato 1 Novembre 2014, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Novembre, 12:54

TERNI - Ritardo nei pagamenti, parla l'Ast: finché non riprenderà l'atività sarà difficile pagare. Questo il senso del messaggio contenuto in una nota dell'azienda che dà il via all'ennesima giornata di tensione. A stretto giro replicano i sindacati: l'ennesima provocazione. Nel pomeriggio, interviene anche il sindaco che all'Ansa dichiara: rivalutare le modalità di lotta. Insomma, un invito a tornare a lavorare che arriva a meno di 24 ore dalla sua dichiarazione: non pagare gli stipendi è una provocazione. Al termine di una lunga riunione i sindacati, nel tardo pomeriggio, hanno adottato la linea dura, ma l'ultima parola spetterà agli operai che si riuniranno in assemblea domani mattina. Riunioni che inizialemente erano previste per oggi. Al termine della giornata l'annuncio di Palazzo Chigi: Renzi a Terni in settimana.

LE TAPPE DELLA GIORNATA

La nota dell'Ast: tornata a lavorare ed avrete gli stipendi (ore 12) Lo si apprende in una nota diffusa dall'azienda: «Ast assicura che al ristabilimento della necessaria operatività aziendale, l'erogazione delle retribuzioni di ottobre verrà immediatamente effettuata con priorità assoluta e auspica che tale operatività possa essere ripresa con la massima urgenza». «Acciai Speciali Terni - prosegue la nota - precisa di avere già anticipato nel comunicato aziendale del 24 ottobre scorso che le difficoltà nello svolgimento delle normali prestazioni lavorative avrebbero potuto comportare un ritardo nella normale erogazione degli stipendi del mese.

Acciai Speciali Terni - si legge ancora nella nota - rileva come, allo stato attuale, persistano le medesime difficoltà a causa del protrarsi delle astensioni dal lavoro dei dipendenti dell'azienda e quindi al momento non sia stato possibile dare corso al pagamento delle retribuzioni»

I sindacati: ennesima provocazione (ore 13.30). «Siamo di fronte all'ennesima provocazione dell'azienda - spiegano i sindacati - Sappiamo che le banche sono pronte a pagare gli stipendi e che le dipendenti che devono fare le buste paga sono state richiamate e poi mandate via. E' solo un'umiliazione nei nostri confronti ma crediamo che alla fine queste provocazioni si ritorcano su chi le fa. Tutta l'Italia ha capito la nostra battaglia».

Il sindaco invita a sospendere lo sciopero (ore 14.30) «Rivalutare le modalità di lotta», per cercare di «compiere fino in fondo il primo passo utile per svelenire il clima»: così all'Ansa il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, dopo l'annuncio dell'Ast che il pagamento degli stipendi dei lavoratori avverrà solo al termine dello sciopero in corso ormai da oltre una settimana. «Se ci sono degli spiragli per non continuare il muro contro muro con l'azienda si percorrano per far sì che gli stipendi si paghino».

I sindacati: linea dura. Domani mattina assemblee in fabbrica (ore 19) Dopo un riunione fiume le segreterie provinciali dei metalmeccanici hanno terminato l'incontro. L'orientamento che è emerso, non senza difficoltà, è quello di proseguire con lo sciopero fino a giovedì, ma l'ultima parola sarà affidata agli operai che domani mattina si riuniranno in assemblea. Un faccia a faccia non facile dal momento che non tutti sono motivati a proseguire la lotta fino al sei novembre, data della convocazione al Mise del tavolo tra sindacati e azienda.

Il premier Renzi a Terni: arriva in settimana (ore 19.30) La prossima settimana il presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà in prima linea sui luoghi di lavoro, da Brescia a Savona a Trieste fino a Taranto, senza dimenticare la difficilissima partita Terni. Da Palazzo Chigi si evidenziano i dati occupazionali diffusi dall'Istat e si sottolinea che per la prima volta il segno di quei dati è incoraggiante. Da aprile a oggi sono più 153 mila occupati, un risultato che viene considerato davvero positivo

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