TERNI Sono i giardini che la città ha deciso di dedicare al suo poeta FurioMiselli, angolo di verde in pieno centro cittadino, caratterizzati da una grossa palma e dalle comode panchine. A due passi da piazza San Francesco e Corso Tacito. Ma a fare infuriare gli abitanti ed imbarazzare i turisti venuti per visitare la popolare Fiera del Cassero e lamanifestazione culturale Umbrialibri, è lo stato penoso in cui versavano ieri mattina. Immondizia dappertutto, cestini strapieni, una ventina di bottiglie di birra gettate a terra. Cocci e rifiuti dappertutto.
Senza tanti giri di parole: uno schifo.
Ma la realtà è questa, senza attenuanti. Perché ieri mattina andando alla Passeggiata la situazione non mutava di molto. Carte, cartacce, bottiglie rotte tra famiglie che vorrebbero godersi il parco ed una giornata di sole. Poco distante, all’anfiteatro romano, altro posto abbandonato da Dio malgrado sia di notevole interesse turistico. Immondizia e cartacce dappertutto. Erba alta e la sensazione che si tratti di un tesoro volutamente nascosto. Il brutto è che ormai molti ternani si sono abituati a convivere con l’incuria ed il degrado. Sembra quasi rassegnazione per una città troppo sporca a malcurata.
Grazie a un ginepraio di competenze voluto dal Comune che ha preparato appalti e appaltini per gestire il verde pubblico. Degrado che riguarda tutti i quartieri: dal centro a borgo Rivo. Non c’è un’isola felice. Ma sporca.