Terni, il Comune acquista un campo da calcio
dalla Figc e lo dà subito in gestione a un privato

Terni, il Comune acquista un campo da calcio dalla Figc e lo dà subito in gestione a un privato
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Martedì 22 Luglio 2014, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 21:10
TERNI - Sul campo da calcio di via Papa Benedetto III a Terni si scritto l’ultimo capitolo, ma la storia continua. Il Comune annuncia che l’impianto è stato «affidato provvisoriamente», ma non si conosce il nome della società che lo avrà in gestione. A dire il vero un nome c’è, è quello della Grs, lo storico gruppo sportivo che nel quartiere di San Giovanni sta al calcio come la Ternana sta al pallone per la città dell’acciaio. Più di un simbolo, una storia. Oltre a non essere un mistero, non sarebbe nemmeno chissà quale scandalo se a gestire quel campo - costato assai caro al Comune che lo ha dovuto acquistare per forza dalla Figc - fosse proprio la Grs.



Ma questa vicenda sembra non trovare mai pace. Adesso spunta fuori pure una determina dove vengono citati una sfilza infinita di regolamenti e altrettanti rimandi normativi da far perdere la testa, e il tutto per dire - e giustificare agli occhi della legge - che il campo è stato «affidato provvisoriamente», ma a chi non si sa. O almeno non è scritto nella determina firmata dal dirigente Maurizio Pertichetti. Sia chiaro, può essere pure che il campo non lo abbia preso in gestione la Grs, e ci può stare. Ma al Messaggero risulta che in Comune è arrivata una sola manifestazione di interesse per la gestione dell’impianto, firmata appunto Grs. Insomma, ancora non possono scorrere i titoli di coda e il “segreto di Pulcinella” resta custodito.



Una storia iniziata quando venne alla luce che il Comune era obbligato ad acquistare per la cifra di 450mila euro più Iva quel terreno a ridosso del fosso di Stroncone di proprietà della Federazione gioco calcio; per via di un impegno ben preciso, preso nel 2009 con una delle ultime votazioni del consiglio comunale targato Raffaelli (astenuti in quell’occasione Riccardo Giubilei e Andrea Messi).



Impegno che il Comune a guida Di Girolamo faceva fatica ad onorare, tanto che il pagamento delle prima rata è arrivato dopo due anni ma una lettera dai toni per nulla amichevoli scritta dalla Figc ha obbligato il Comune ad accendere un mutuo con la Cassa depositi e prestiti per onorare l’impegno fino all’ultimo euro. Ma ora manca l’ultimo sforzo: pubblicare il nome della misteriosa società che gestirà il campo.
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