Si è svolto intanto nei giorni scorsi al tribunale di Perugia, l'indagine è infatti coordinata dalla Dda, l'incidente probatorio disposto dal gip Andrea Claudiani, durante il quale sono state ascoltate le ragazze coinvolte. Secondo quanto reso noto dai carabinieri l'atto ha permesso di «cristallizzare» gli elementi acquisiti nel corso delle indagini, visto che «le testimonianze delle persone coinvolte sono state confermate in toto».
Venuta meno l'esigenza cautelare del pericolo di inquinamento delle prove, il gip ha comunque revocato la misura degli arresti domiciliari a cui erano sottoposte cinque persone, accusate a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione minorile, una straniera di 47 anni madre di una delle ragazze, una connazionale di 27 anni, due spoletini di 51 e 66 anni e un ternano 78enne, disponendo nei loro confronti il divieto di comunicare e di avvicinarsi agli altri indagati e alle parti offese.
I loro difensori hanno comunque sempre sostenuto l'estraneità dei propri assistiti alle accuse.
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