«Ora qualcuno dovrà spiegare perché non è stato arrestato nei dieci mesi in cui, in attesa dell'esito della richiesta di asilo politico, conviveva a Terni con la madre».
Intanto dal tribunale di Caltanissetta arrivano le carte, richieste dall'avvocato Proietti, sulla posizione di Amine: dal provvedimento di rigetto della domanda di asilo alla copia del ricorso e degli eventuali provvedimenti di sospensione emessi dal tribunale. «I documenti - dice il legale - confermano i nostri sospetti: non c’erano i presupposti per la sospensione automatica dell’espulsione dall’Italia ottenuta dallo straniero dopo il suo ricorso seguito alla richiesta d’asilo rigettata».