Terni, lavoratori licenziati della Rigato
si incatenano di fronte all'acciaieria

Terni, lavoratori licenziati della Rigato si incatenano di fronte all'acciaieria
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Mercoledì 8 Gennaio 2014, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 13:43

TERNI - Si sono incatenati simbolicamente davanti ai cancelli dell'Ast di viale Brin per testimoniare tutta la propria rabbia contro i licenziamenti che, dopo 27 anni di servizio, li hanno colpiti alla vigilia di Natale. Sono i ventiquattro lavoratori che nel sito Ast si occupano della pulizia della linea a caldo e che sono stati licenziati in concomitanza con il cambio di appalto che ha portato all'uscita di scena della Rigato e all'ingresso dell'azienda Iosa.

«Nonostante l'articolo 4 del contratto di lavoro preveda il passaggio di tutti i lavoratori alla nuova azienda – spiegano i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil – il 23 dicembre è stato inspiegabilmente impedito l'ingresso dei lavoratori in Ast».

I lavoratori e i sindacati chiedono il semplice rispetto del contratto collettivo di lavoro, dato che la mancata applicazione dell'articolo 4 si traduce nell'assenza di certezza per i lavoratori di tutti gli appalti.

«Siamo qui per rivendicare il nostro posto di lavoro, visto che abbiamo un contratto che dovrebbe salvaguardarci, ma non è stato minimamente rispettato, tanto che siamo stati tutti licenziati», commenta il delegato della Rsu Rigato, Mauro Martelli.

«Le catene che oggi legano simbolicamente i polsi di questi lavoratori presto potrebbero stringersi molto più concretamente attorno ai lavoratori di tutti gli appalti, considerato che questi operai non sono della Rigato o della Iosa, ma sono dipendenti dell'appalto stesso».