Spoleto, folle di gelosia
bastona in faccia un barbone

Spoleto, folle di gelosia bastona in faccia un barbone
di Ilaria Bosi
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Venerdì 7 Giugno 2013, 21:09 - Ultimo aggiornamento: 21:23
SPOLETO - Ha brandito una spranga di ferro rafforzata a un'estremit da un blocchetto di cemento. Poi, con una furia e una codardia inaudite, ha colpito una, due, tre volte al viso uno straniero senza fissa dimora, che stava dormendo su una panchina.

È accaduto venerdì pomeriggio in Piazza della Vittoria. L'aggressore, arrestato dai carabinieri dopo una caccia all'uomo durata poco più di un'ora, è un siciliano di origine ma spoletino d'adozione. Noto, suo malgrado, per i numerosi episodi di violenza di cui si è reso protagonista negli anni. Venerdì l'ennesimo, grave fatto di sangue. Ancor più crudele, se possibile, perché commesso ai danni di una persona che stava dormendo, quindi non poteva neanche cercare di difendersi. Il suo bersaglio, secondo quanto si ipotizza, non l'avrebbe scelto a caso. Quel clochard, in città da pochi giorni, avrebbe infatti avuto la 'colpa' di essere stato aiutato da una vicina di casa del siciliano.

L'uomo, forse per gelosia o per motivi non chiari, non avrebbe tollerato le attenzioni della sua vicina verso quell'uomo, meditando vendetta. Così ha agito approfittando del fatto che il malcapitato stava riposando su una panchina e non poteva aspettarsi una simile ferocia. Il siciliano, che è stato riconosciuto da diversi passanti, dopo l'aggressione ha cercato di dileguarsi, mentre un'ambulanza ha trasportato il ferito prima al pronto soccorso di Spoleto poi nel reparto di chirurgia maxillo facciale di Terni. I colpi di spranga hanno procurato all'uomo contusioni e fratture al volto: la prognosi è di 30 giorni. I carabinieri si sono messi subito sulle tracce del siciliano. Una volta individuato, lo hanno accompagnato in caserma, dove dopo le valutazioni del caso lo hanno arrestato con l'accusa di lesioni gravi.

Da tanti anni, ormai, l'uomo non perde occasione di rendersi protagonista di gesti eclatanti. L'uomo, che ha a lungo abitato in una baracca che non voleva assolutamente lasciare, ha ottenuto da qualche anno la casa popolare. Rendendo però molto difficile la vita ai suoi vicini. Tra gli ultimi atti di violenza, intervallati da eclatanti scalate sulle gru dei cantieri per attirare l'attenzione, si registra l'aggressione a colpi di forbici ai danni della vicina di casa. Ma già in passato, il siciliano ha ripetutamente molestato (e in qualche caso minacciato) alcuni commercianti e passanti. Alcuni si sono anche rivolti al Comune, chiedendo un intervento. "Abbiamo paura", il loro grido d'allarme. Ma il Comune non ha mai avuto gli strumenti per allontanarlo, così come i servizi di salute mentale non gli hanno mai riscontrato patologie di pertinenza. Per questo, come ogni cittadino, il siciliano, salvo qualche parentesi, continua a essere libero di fare ciò che vuole. Anche di fracassare il volto a un innocente.
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