Sicurezza, allarme furti nelle case
in tre mesi più di mille colpi

Sicurezza, allarme furti nelle case in tre mesi più di mille colpi
di Luca Benedetti
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Venerdì 7 Giugno 2013, 22:52 - Ultimo aggiornamento: 23:05
PERUGIA -In fondo al tunnel dell’emergenza sicurezza si vede la luce. L’Umbria pi sicura anche se la percezione dei cittadini dice il contrario e la classifica spiega come siano le donne a sentirsi pi insicure degli uomini. Luci e ombre di fronte allo spaccio di droga e alle infiltrazioni malavitose sono state esaminate ieri mattina a palazzo Cesaroni durante i lavori dell’Assemblea annuale sulla sicurezza urbana riunita dalla Regione. Numeri e parole che ridisegnano l’Umbria.



Parole dell’Università sulla sicurezza percepita e numeri freschi che ha messo sul tavolo il sottosegretario all’Interno, Gianpiero Bocci. Numeri che fanno dire a Bocci che la situazione in Umbria, sul fronte della sicurezza, migliora: «I dati sono in miglioramento netto rispetto agli anni precedenti. C’è maggiore consapevolezza da parte di tutti. E il grande impegno delle forze dell’ordine, nonostante i tagli le difficoltà tecnologiche e di personale, stanno dando risultati». Nei primi tre mesi dell’anno, il confronto con il 2012 dice che i reati sono calati del 6,5% con 8.460 denunce rispetto alle 9.048 del primo trimestre 2012.



Sul dato generale che fa tirare un sospiro di sollievo, preoccupano alcuni punti neri: la crescita record dei furti nelle case (più 47,5%). In tre mesi, secondo i dati resi noti da Bocci, i colpi nelle abitazioni sono stati 1.261. Praticamente quasi quindici assalti al giorno. Un più in un quadro in cui calano, per esempio, i furti nelle auto e gli scippi. In provincia di Perugia i furti nelle case sono stati 901 in tre mesi e in quella di Terni 360. Calano, invece, le rapine in casa, quelle in banca e negli uffici postali. C’è una crescita «preoccupante» delle violenze sessuali che passano da 12 a 18, ma cresce anche il numero degli autori scoperti che sale del cinquanta per cento.



Tra i reati in calo, anche le estorsioni (-40%), i casi di usura (-50%) e i reati legati allo spaccio di droga: un incoraggiante meno 31,7%. Un dato che fa riflettere è che, rispetto al primo trimestre 2012, c’è un aumento del 20,5% dei minori arrestati o denunciati. Sempre sul fronte del contrasto se aumentano i furti aumenta in maniera maggiore anche il numero dei furti scoperti. A fronte di un calo del 14,6% di casi di ricettazione, c’è un aumento del 35% dei protagonisti del reato individuato dalle forze dell’ordine.



Oltre i numeri c’è l’analisi. Il sottosegretario Bocci, spiega: «Il senso di equilibrio è indispensabile per la lettura dei dati. Ed è inutile dividerci se serve più repressione o prevenzione. Servono nella giusta misura. L’Umbria ha mandato segnali importanti sul fronte sicurezza. Penso alla criminalità organizzata. L’Umbria non è uguale alle regioni vicine quando si parla di mafia, camorra e ’ndrangheta. Lo dicono, anche stavolta, i numeri. Sono in calo i sequestri dei patrimoni illeciti. Questo significa che la magistratura e le forze dell’ordine hanno mandato un messaggio di forza, un avviso che l’Umbria è molto ma molto attenta». Ma non basta. Secondo l’esponente del governo ci sono nodi che hanno determinato e possono determinare situazioni di criticità. Per esempio le scelte urbanistiche sbagliate che hanno costruito quartieri senz’anima e commerciali che hanno spinto i grandi centri commerciali facendo perdere i presidii dei piccioli negozi». E poi la droga: «Chiediamoci anche della domanda. E non possono essere i bravissimi operatori dei Sert la nostra unica risposta. Evitiamo di arrivare lì».



Hanno partecipato, tra gli altri, all’assemblea annuale sulla sicurezza urbana il sindaco di Perugia e presidente Anci, Wladimiro Boccali, l’assessore Fernanda Cecchini che ha illustrato le iniziative della Regione sul fronte della sicurezza, e poi ha passato il testimone al neo assessore Fabio Paparelli. Tra gli intervenuti il presidente della Commissione consiliare criminalità organizzata e tossicodipendenze, Paolo Brutti, il portavoce della conferenza regionale sicurezza urbana Cgil regionale, Vanda Scarpelli, rappresentanti di Cnca, Libera e della cooperativa Il Cerchio. Per l’università Stefano Anastasia e Tamar Pitch hanno presentato, tra l’altro, uno studio sulla sicurezza percepita tra gli abitanti di Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia, Orvieto e Corciano. Per il 56,7% degli intervistati la percezione di criminalità è cresciuta ma per il 44% è un fatto poco grave nella zona in cui vive. È diminuita, invece, solo per il 2,3%. Percepiscono di più l’aumento della criminalità i pensionati. Nel camminare di notte in strada le donne si sentono meno sicure degli uomini con un indice del 68,2%.
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