Terni, alla Nucula colletta dei genitori
per ricorre al Tar: «Ci tolgono le aule»
Alla Brin bocciano il piano Riccardi

Terni, alla Nucula colletta dei genitori per ricorre al Tar: «Ci tolgono le aule» Alla Brin bocciano il piano Riccardi
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Giovedì 30 Ottobre 2014, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 16:41
TERNI - Scuole ternane nella bufera con i genitori che non ci stanno a vedere depredate le scuole dei loro figli. «Perché distruggere quello che si è riuscito a costruire di buono nella scuola pubblica?», si chiedono i genitori degli studenti della scuola media di Stroncone. Le asce di guerra sono dissotterrate e i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola media Orazio Nucula decidono di fare una colletta, 5 euro a studente, per mettere insieme una cifra che possa assicurare l'assistenza di un avvocato perché non vedono tutelato il diritto allo studio dei propri figli.



TOLTE ALTRE AULE ALLA NUCULA

La scuola Nucula ogni anno si vede sottratta qualche aula che serve per altri istituti. E intanto la casa del custode, che si trova di fianco all'edificio della Nucula, viene affittata dal Comune di Terni ad un' associazione di camperisti. Ma quei locali non potrebbero essere utili? Quest'anno poi si è deciso di togliere alla Nucula tre aule. «E si riducono gli spazi per i laboratori, per tutte quelle attività che presuppongono un lavoro non frontale ma a piccoli gruppi. La biblioteca, ad esempio, è stata costretta in un locale così piccolo che non può ospitare una classe intera», spiegano i genitori. Il problema è che la moderna didattica presuppone un tipo di insegnamento che si "allarga" a spazi diversi dalla classe in senso stretto. Per far si che i propri figli possano continuare a seguire l'offerta formativa che hanno scelto i genitori vanno dall'avvocato.



LE MAMME DELLA BRIN CONTRO IL PIANO RICCARDI

Garantire l'offerta formativa ai propri figli è ciò che reclamano a gran voce i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola media di Stroncone, fino a quest'anno accorpata alla Brin.
Il nuovo piano di dimensionamento proposto dall'assessore alla scuola del Comune di Terni Carla Riccardi accorpa invece la media di Stroncone all'Alterocca e la Brin al circolo San Giovanni. «Non si tratta solo di un cambio di scuola media di riferimento ma di un vero è proprio disastro», tuona Vanessa Vitali del consiglio d'istituto della media di Stroncone. Questo perché con il nuovo accorpamento verranno a mancare i numeri che hanno permesso fino ad ora tutta una serie di progetti, di attività. Uno per tutti il Comenius. «Va spiegato che la partecipazione a progetti, attività, presuppone tutto un lavoro, una rete di contatti che una volta recisi vanno ricostruiti e non si riesce a ripristinarli in poco tempo. Va aggiunto poi che la scuola media a Stroncone aiuta il paese amantenere la propria identità, se si svaluta un plesso che funzionava alla grande si incentivano i genitori a portare i propri figli altrove. E il paese rimane senza una parte fondamentale com'è la scuola», aggiunge Raffaella Massoli altra mamma componente del consiglio d'istituto. I genitori, carte alla mano, dimostrano anche di essere stati invitati a dare il proprio parere su un piano che poi è risultato diverso da quello che avevano discusso. «Si dice che è stato portato a partecipazione il piano di dimensionamento ma siamo stati invitati ad esprimerci su cose diverse da quelle che poi sono venute fuori », raccontano i genitori.
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