TERNI Aspettano un segnale che tarda ad arrivare, per questo sono pronti anche alla mobilitazione, l'ennesima da quando cominciata la vertenza Sangemini.
I lavoratori del comparto fruit, questa volta in compagnia di alcuni colleghi che non sono rientrati nel piano di salvataggio dell'azienda, sono pronti a passare all'azione se non arriveranno in tempo utile le rassicurazioni dovute. In una nota a firma Cgil,Cisl e Uil i sindacati fanno capire che il tempo sta per scadere e ricordano anche che è grazie al passo indietro dei lavoratori del comparto fruit se è stato possibile rimettere in piedi l'attività della Sangemini.
Ma da troppo tempo ormai questi lavoratori, una trentina in tutto, sono diventati come dei fantasmi, che rischiano però di sentire sulle loro spalle tutto il peso di una crisi in carne e ossa, fatta di famiglie da tirare avanti, figli da crescere e muti da pagare. Il tempo sta per scadere e anche gli ammortizzatori sociali non sono più una certezza, anzi. I sindacti ricordano di aver chiesto un incontro con la Marini, che tarda ad arrivare, ma il messaggio di fondo è chiaro: o qualcosa si muovo oppure sarà di nuovo mobilitazione
