Per risparmiare la Provincia di Perugia
mette i lucchetti ai telefoni degli uffici

La sede della Provincia di Perugia
di Luca Benedetti
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Sabato 8 Giugno 2013, 22:20 - Ultimo aggiornamento: 23:11
PERUGIA - Ecco la spending review formato estivo. La Provincia di Perugia taglia, stagliuzza, cancella, riduce. Il tutto per recuperare tre milioni e mezzo di euro.

La crisi fa male, i trasferimenti hanno segnato un meno tredici milioni e al presidente Marco Vinicio Guasticchi non basta il super avanzo di amministrazione (roba da 23 milioni) per stare tranquillo e traghettare l’Ente verso la fine della legislatura. Così arrivano altri tagli e risparmi, un’altra tirata di cinghia. E stavolta il buco in più rischia di fare ancora più male.

Si parte da luglio. Il primo passo, come anticipato nei giorni scorsi, è la rivoluzione degli orari di lavoro. Stop al rientro libero per i dipendenti.Si lavorerà soltanto due pomeriggi a settimana. In estate risparmi sui condizionatori, in inverno tocca al riscaldamento E poi? Poi altre strette sulle spese. Nel mirino finiscono scuole e palestre. Anche qui il riscaldamento da ridurre è il primo paso che verrà fatto. Ma non solo. Perché per tutti (uffici, scuole e palestre) ecco che arriva la parolina magica: tagliare le spese telefoniche. Come? Semplice, con un lucchetto (metaforico) sugli apparecchi fissi. Così arrivano i codici di accesso e blocco delle chiamate dirette ai telefonini. Chi avrà i codici in mano varrà più o meno come il guardiano di Fort Knox e chissà come lo guarderà il compagno di scrivania. E visto che, in questo caso, una telefonata allunga il bilancio, onta una pesante sforbiciata anche sui telefonini aziendali: verranno consegnati soltanto al personale che dovrà garantire pronta a costante reperibilità.

Ma non solo. Addio a cerimonie, tagli dei contributi per enti e associazioni, limatina alle attività culturali e addio ai francobolli. C’è la posta certificata, la dovranno usare tutti. E nei computer della Provincia gireranno solo programmi di software libero.

La temutissima delibera numero 162 del 3 giugno che diventa la bibbia dei taglia, manderà in pensione le auto che vengono usate poco e consumano troppo. E verranno (quasi) messe al bando anche le fotocopie. Ringraziano gli alberi e il portafoglio, vuoi mettere.
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