Meredith, la famiglia: «Condannate
Amanda e Raffaele. L'eccitazione scatenò la furia»

Meredith, la famiglia: «Condannate Amanda e Raffaele. L'eccitazione scatenò la furia»
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 08:12
FIRENZE - Amanda e Raffaele sono colpevoli. Non ha dubbi il legale della famiglia di Meredith Kercher, oggi in aula per il processo d'appello bis ai due ex fidanzatini.

L'avvocato Francesco Maresca ha anche anticipato che i familiari di Mez saranno a Firenze il giorno della sentenza. Questa mattina infatti nella maxi aula 32 della Corte d'Assise d'appello parleranno i tre legali della famiglia Kercher: oltre a Maresca, gli avvocati Vieri Fabiani e Serena Perna. «Non abbiamo dubbi sulla colpevolezza degli imputati - ha dichiarato Maresca - Ci sono tanti elementi per confermare la sentenza di condanna».

Gli imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito e il condannato Rudy Guede, quando hanno ucciso Meredith Kercher, erano «in preda all'eccitazione e questo scatenò la furia omicida», anche perchè, con le droghe e l'alcol assunti, «le loro menti erano prive di freni inibitori». Lo ha detto l'avvocato Fabiani. Una furia omicida, ha sottolineato, a cui contribuì anche l'assunzione di droghe e alcol da parte degli aggressori di Meredith.

Per la famiglia Kercher è «insopportabile» che Amanda Knox sul suo sito internet «inviti a raccogliere offerte in memoria di Meredith», ha poi aggiunto l'avvocato Maresca. Che ha invitato la Corte «a dimenticare gli schieramenti contrapposti e tutto ciò che è estraneo al processo», cioè l'eco mediatica delle polemiche che arrivano dagli Usa in difesa dell'imputata Knox. Come vanno «dimenticate» le dichiarazioni rese in aula poche settimane fa da Raffaele Sollecito «di ritorno da una vacanza a Santo Domingo». Maresca ha poi puntato il dito contro Knox per il suo libro per cui ha firmato contratti milionari» e che si serve anche «di una persona per gestire le pubbliche relazioni».



Così la famiglia di Meredith Kercher si è associata alle richieste di condanne formulate dal pg per Raffaele Sollecito e Amanda Knox. «La punizione che chiediamo - ha detto l'avvocato Maresca - ritengo che renderà giustizia nel rispetto della legge». Il pg Alessandro Crini ha chiesto 30 anni per Amanda (comprensivi dei tre già definitivi per calunnia) e 26 per Sollecito. Per Maresca, gli alibi degli imputati sono «falliti perchè falsi». Riguardo il movente, «l'antipatia, l'insofferenza e incompatibilità fra Amanda e Meredith sfociano in un approccio sessuale violento, poi c'è una perdita di controllo». Quindi le «tensioni fra le ragazze» si affiancano al «movente sessuale». L'avvocato Maresca ha definito la sentenza d'appello di Perugia, che ha assolto gli imputati, «una baracca fatiscente rasa al suolo dalla Cassazione».

L'altro legale della famiglia Kercher, l'avvocato Serena Perna, si è soffermata sulle tracce e le perizie, che dimostrano «la presenza degli imputati» sulla scena del delitto e che «Meredith non si è potuta difendere. Non lo ha fatto perchè era trattenuta dagli aggressori». Maresca ha poi ricordato le richieste di risarcimento: 25 milioni complessivi per i tre accusati, Sollecito, Knox e Guede.



Maresca ha spiegato poi che a fine udienza la Corte stilerà il calendario delle prossime udienze, suggerendo una data per la sentenza.

Domani dovrebbero iniziare le arringhe delle difese, a partire da quella di Amanda Knox, che è negli Stati Uniti e non ha partecipato ad alcuna udienza, mentre Raffaele Sollecito è stato in aula in più occasioni: ha rilasciato dichiarazioni spontanee e ha ascoltato la requisitoria del pg. Assente, oggi, anche il padre di Sollecito, Francesco, che finora non aveva mancato alcuna udienza. Raffaele si trova a Santo Domingo: dovrebbe tornare in aula per il 9 gennaio, giorno delle arringhe dei suoi difensori.
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