Questa mattina infatti nella sede dell'Ordine degli avvocati del tribunale di piazza Matteotti si è tenuta una partecipatissima assemblea in cui i legali perugini «confermano e ribadiscono lo stato di agitazione degli iscritti». Lo scontento nasce dai problemi legati alla riforma ma anche dal decreto (di cui si chiede «immediata e incondizionata revoca») del presidente del tribunale di Perugia che, tra le altre cose, ha previsto di tenere le udienze all'interno del capannone di proprietà del Comune a Balanzano, già sede degli archivi comunali.
Sulla questione tribunali, intanto, interviene anche la presidente della Regione Catiuscia Marini: «La nuova organizzazione dei tribunali ordinari sta già producendo situazioni di difficoltà e preoccupazione in varie località dell'Umbria». Marini ricorda di aver più volte ribadito, anche in via formale, ai rappresentanti del Governo e del Parlamento, «che l'avvio vero e proprio della fase di riordino necessita di alcuni correttivi».
Marini - in un comunicato - sottolinea che in Umbria «la situazione più delicata riguarda la realtà di Orvieto, da dove vengono trasferiti in via definitiva il tribunale ordinario ed i relativi uffici giudiziari connessi».
«Sarebbe auspicabile - ribadisce la presidente dell'Umbria - che nell'ambito delle valutazioni che l'attuale Parlamento sta compiendo in merito all'attuazione di questa riforma, fosse possibile ancora prendere in considerazione la permanenza di sezioni
distaccate nelle sedi degli ex-tribunali ed in particolare auspico che il ministro della Giustizia possa prendere in considerazioni le indicazioni date in merito dalla Camera dei Deputati con la votazione dello scorso 8 agosto».
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