Ricerca choc:uno studente su due
gioca d'azzardo

Ricerca choc:uno studente su due gioca d'azzardo
di Michele Milletti
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Martedì 21 Maggio 2013, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 12:17
PERUGIA Il boom di quelli allarmanti. Perch riguarda i ragazzi e un rapporto sempre pi stretto col gioco d’azzardo.

Un boom che colloca l’Umbria ai primi posti su scala nazionale. Per inquadrare subito la situazione: quasi uno studente su due (il 47% per l’esattezza) fra i milleduecento presi a campione in quindici scuole superiori dell’Umbria raccontano di aver speso soldi nel 2012 fra scommesse, lotterie e gioco d’azzardo. Età di riferimento: 15-19 anni.

Questa la fotografia scattata per la nostra regione da Espad-Italia (European Population Survey on Alcohol and other Drugs) un progetto di ricerca sui comportamenti d’uso di alcol, tabacco, sostanze psicotrope legali e non, da parte degli studenti delle scuole medie superiori.

Lo studio è realizzato dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. Condotta dall’equipe diretta da Sabrina Molinaro, l’indagine viene portata avanti attraverso un questionario somministrato contemporaneamente a tutta una classe in modo da garantire che i dati siano rilevati, nelle stesse condizioni di un compito scritto.



La febbre del gioco. Un vortice che dunque coinvolge quasi uno su due fra gli oltre mille studenti-campione che hanno risposto alle decine di domande poste dal questionario Espad. E se il totale parla di 47 su 100 giovani e giovanissimi umbri che hanno ammesso di avere a che fare con il gioco d’azzardo (media più alta rispetto al 45.3 a livello nazionale) fra i maschi la percentuale arriva al 57,5% mentre per le femmine si attesta sul 33, 8 per cento. In questo caso, rispetto ai valori nazionali l’Umbria si attesta a un livello superiore per i ragazzi e a uno leggermente inferiore per le ragazze. A livello regionale come a quello nazionale, per il 60% delle giocatrici si è trattato di un evento occasionale (1-2 volte), anche se il 36% ha giocato dalle 3 alle 19 volte. Un quinto dei ragazzi ha invece dichiarato di aver giocato somme di denaro più di venti volte nel corso dell’anno.

Le percentuali più allarmanti riguardano però i sottosistemi all’interno di quel 47% che ha aver giocato o puntato somme di denaro. Perché se è vero che la stragrande maggioranza degli studenti intervistati (81,4) viene definita «no problem» dagli esperti dell’istituto pisano, è anche vero che c’è un oltre 6% di «problem» e soprattutto un altro 12 per cento «a serio rischio» gambling: dipendenza incontrollata dal gioco.

Circa il 74% ha scommesso in media meno di 10 euro al mese, il 20% da 11 a 50 euro e il 6% oltre 51 euro. A puntare più soldi al gioco sono gli adolescenti maschi, mentre la maggioranza delle ragazze per giocare spende meno di 10 euro

Tra i giochi più diffusi: il Gratta e vinci/Lotto istantaneo e il Lotto Superenalotto; questi ultimi risultano preferiti in particolare dalle ragazze (58% e 23% rispettivamente), mentre i ragazzi scelgono le scommesse sportive e il poker texano (30% e 19% rispettivamente). Tra i luoghi preferiti per giocare prevale il bar/tabacchi (per il 52,5% circa degli studenti che hanno giocato nell'ultimo anno), seguiti dalla casa di amici (39,1%), dalle sale scommesse e internet (22,5%); il 13,4% circa ha giocato on line e l'3,9% utilizzando il cellulare.

«L'azzardo è un fenomeno occulto e legale - spiegano Giusj Elisa Andronico e Valentina Vescovi, psicologhe e psicoterapeute specializzate nelle nuove dipendenze - ma nei casi patologici ha gli stessi segni clinici della tossicodipendenza. Il giocatore patologico non lo riconosce come problema ma considera il suo comportamento una cosa normale. Ad accorgersi che il limite è stato superato sono i familiari, perché magari hanno notato grosse perdite economiche».
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