Coppa Italia, i medici di Cosenza
e Taranto per la finalissima

Coppa Italia, i medici di Cosenza e Taranto per la finalissima
di Luigi Foglietti
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Sabato 2 Novembre 2013, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 20:53
ASSISI - La finale di Coppa Italia della Associazione Nazionale Medici, presieduta dal dottor Giovanni Imburgia di Palermo, affiliata alla Associazione Sportiva Acli, si svolger domenica mattina alle 10,30 sull'erba dello stadio Acd Assisium di Assisi.

A contendersi l'ambito trofeo il Taranto che ha eliminato il Palermo ed il Cosenza che ha fatto sua la partita con il Reggio Calabria nelle due semifinali disputate sabato nel tardo pomeriggio, sul campo di Tordandrea illuminato dai fari.

Nella mattina di sabato si sono concluse le tre giornate che hanno portato le sei squadre partecipanti (Football Club Medici Cosenza, campioni d’Italia, Associazione Medici Palermo, Ordine Medici e Odontoiatri Calcio Taranto, Associazione Medici Reggio Calabria, Associazione Medici Brianza e Milano e Associazione Sportiva Medici Melito Porto Salvo) alle semifinali.

Alle 9,30 sono scesi in campo a Tordandrea Palermo e Melito che hanno terminato i 60 minuti regolamentari con un salomonico pareggio: in gol ancora Giuseppe Buccheri per il Palermo, pareggio per il Melito di Demetrio Ambrogio. Il pareggio basta comunque ai palermitani per vincere il girone A e accedere alla semifinale.

Sempre alle 9,30, ma sul rettangolo verde di Castelnuovo, si sono confrontati Reggio Calabria e Taranto: anche qui un pareggio, ma a reti inviolate, che consente ai reggini di vincere il girone B ma non priva i tarantini di accedere alla semifinale.

A seguire, stesso campo, lo scontro tra Cosenza e Milano: i campioni d’Italia si aggiudicano la vittoria grazie al gol di Roberto Ambrosio che spalanca ai calabresi le porte della semifinale.

Il tempo di recuperare le energie, ed ecco le tiratissime semifinali del pomeriggio. I medici di Taranto sono stati i primi a staccare il pass per la finale. Il tempo regolamentare termina 0-0, i due tempi supplementari da 7 minuti anche: l’agguerrito Palermo si inchina ai pugliesi solo ai rigori, risultato 4-2. Decisamente diversa la storia dell’altra semifinale: nel derby tutto calabrese, i campioni d’Italia del Cosenza si sbarazzano con un secco 2-0 del Reggio Calabria. Le reti del capitano Antonio Caputo e dell’ottimo Francesco Priolo.

«La nostra associazione - dice lo stesso Caputo, presidente e capitano del Cosenza - dall’atto della sua fondazione nel 2002, trova nella passione per il calcio divertimento, ma persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, mediante lo svolgimento di una attività sportiva dilettantistica nel settore calcio, a beneficio delle persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari e/o di componenti di collettività estere limitatamente agli aiuti comunitari, anche attraverso elargizioni patrimoniali».

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