Perugia, chiudono le scale mobili
Rischio caos in centro

Perugia, chiudono le scale mobili Rischio caos in centro
di Luca Benedetti
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Venerdì 31 Maggio 2013, 21:47 - Ultimo aggiornamento: 23:10
PERUGIA- Batticuore per le scale mobili della Rocca Paolina. Da mercoled 12 giugno l’impianto meccanizzato rischia di fermarsi se non arriver una proroga per l’esercizio da parte del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una richiesta in tal senso è partita da palazzo dei Priori per cercare di evitare il blocco anticipato di quello già programmato visto che, secondo il piano triennale degli investimenti, da settembre dovrebbero partire i lavori per la sostituzione del vecchio percosso meccanizzato che, come dicono i tecnici, è arrivato a scadenza di vita tecnica.

Da qualche settimana gli uffici comunali sono al lavoro per arrivare alla proroga che deve essere certificata con un decreto ministeriale. Ma la strada per il successo parte, guarda caso, in salita visto che i primi report romani non avrebbero portato buone notizie. Saranno decisivi i primi giorni della prossima settimana per fare centro. Tanto che palazzo dei Priori ha intensificato il pressing per far arrivare il decreto con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 12 giugno.

Ma non c’è solo l’ostacolo della proroga dell’autorizzazione all’esercizio a preoccupare palazzo dei Priori. Il Comune, infatti, ha pianificato la sostituzione delle vecchie scale mobili che ormai hanno toccato il quarto di secolo di vita. Proroga o non proroga, fino a quando i Comuni non potranno mettere mano al bilancio di previsione per il 2013, non ci sarà la possibilità di effettuare la gara d’appalto per affidare progettazione esecutiva e lavori per le nuove scale mobili.

Il Comune ha stanziato 2,6 milioni di euro per nuovo il percorso meccanizzato della Rocca Paolina. E nella scaletta degli interventi del piano triennale quello nella pancia della Rocca ha un grado di priorità pari a 1, cioè alta. Secondo l’ipotesi degli uffici i lavori dovranno iniziare nel terzo trimestre 2013 e il cantiere verrà chiuso entro il primo trimestre del prossimo anno. Cioè, se i tempi saranno sprint, da settembre a gennaio. Ma con il nodo del bilancio il via dei lavori sicuramente slitterà in avanti. Ecco perché serve la proroga dell’esercizio. Per evitare che un blocco anticipato lasci il centro storico senza uno snodo chiave della mobilità alternativa ben oltre i sei mesi minimi stimati per la sostituzione delle scale mobili.

Giusto per fare un po’ di conti (desunti dalla delibera di giunta che ha approvato lo scorso 23 maggio il progetto preliminare) lo scorso anno sono stati contati 3.068.708 utenti che hanno utilizzato le scale mobili. Basati immaginare cosa può succedere se per Umbria Jazz e Eurochocolate le scale mobili saranno chiuse perché non c’è l’autorizzazione che ne proroga l’esercizio. Senza dimenticare che gli impianti che collegano piazza Partigiani a piazza Italia sono così tanto strategici che intorno alla loro presenta è stato costruito in pezzo del Pum, il Piano urbano della mobilità con cui alcuni capolinea dei bus sono stati attestati a piazza Partigiani per liberare il cuore dell’acropoli dai giganti arancioni, ma anche per risparmiare chilometri in un momento in cui i tagli, anche per colpa della crisi di Umbria Mobilità, sono diventati una delle chiave per salvare l’azienda regionale dei trasporti.
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