Perugia, rissa e bottigliate
in pieno centro

Uno scorcio di via Baglioni
di Egle Priolo
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Domenica 19 Aprile 2015, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 19:00
PERUGIA - Piccoli, tignosi e cattivi. Escono da via dello Struzzo a passo svelto e testa alta.

A scatti si girano indietro, per essere sicuri di non avere nessuno alle spalle. Ma la faccia soddisfatta trasuda convinzione che, chiunque ci fosse, se l'è data a gambe. Perché, prima che il commando uscisse dal vicolo che si apre sulla centralissima via Baglioni, sono stati i rumori a svelare cos'è appena successo nel crocicchio di via Baldo riparato da occhi adulti e indiscreti. Urletti soffocati, qualche manata su visi imberbi fino allo scroscio di vetri rotti contro un muro. Insomma, una bella rissa chiusa da una bottiglia lanciata contro qualcuno. E se piccoli e imberbi non è troppo chiaro, l'occhio di chi era lì assicura che il commando di ragazzini terribili fosse da poco uscito dalle scuole medie. Quindici anni e tanta voglia di fare a schiaffi.



Alle sei e mezza di un sabato pomeriggio da celebrare con un accenno di guerriglia che sembra essere stato solo l'antipasto. Perché dopo il lancio di bottiglie in via dello Struzzo, il gruppo si è spostato tra via Baglioni e piazza Matteotti. Pochi minuti, il tempo di essere raggiunti evidentemente dalla banda rivale e il ring torna tra gli scatoloni e le auto dei vicoli che ricamano via Baglioni. Ma più che la ripresa di un incontro di pugilato, è una sessione di schiaffo del soldato: qualche spintone con la promessa, evidentemente, di incontrarsi in un luogo meno affollato. E allora tutti via. Sempre a testa alta e fare spavaldo. Chi per via Oberdan, chi scegliendo via Santa Lucia. Chi allungando per via Marzia. Passo sostenuto, mani in tasca e sguardo definitivo come nella scena epica di Armageddon.



I più agguerriti hanno scelto di aggirare la banda rivale costeggiando palazzo Calderini e infilandosi in via Floramonti, da dove è stato poi impossibile capire il luogo del match finale.

Un tranquillo programma di un normale sabato pomeriggio. In cui non è mancato l'alcol. È bastato stazionare davanti a qualche attività del centro per notare il via vai di ragazzi con qualche spunto di barba e la catenina del diciottesimo appena infilata al collo che fanno per tutti la spesa di birre. Quando le bottiglie non vengono direttamente rubate dai supermercati, con le commesse costrette a fare da sentinelle tra gli scaffali, strappando dalla borsa bottiglie (plurale) di sambuca alla ragazzina che sperava di coprire il gesto con la sua faccia d'angelo.
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