Il progetto è stato coordinato dalla dottoressa Luisella Pieri della direzione medica del Santa Maria della Misericordia e «fortemente voluto» - spiegano dall'Azienda ospedaliera - dal professor Giancarlo Barboni, direttore della neonatologia. «Abbiamo voluto costituire la Banca del latte nella nostra Azienda ospedaliera - ha spiegato - per offrire alle mamme donatrici la possibilità di vedere raccolto il latte in esubero per essere poi donato ai neonati prematuri che, in alternativa, sarebbero stati alimentati con quello artificiale. Ovviamente le donatrici sono mamme di dimostrata buona salute che producono latte in eccesso rispetto alle esigenze dei propri figli
e scelgono volontariamente la donazione».
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