Gli avvocati da Oscar?
Sono a Perugia

Gli avvocati da Oscar? Sono a Perugia
di Egle Priolo
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Sabato 20 Dicembre 2014, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 21:55

PERUGIA - Un successo. Tanto che il prossimo Oscar andrebbe dato alla serata diventata ormai una tradizione.

È il Galà dell’avvocatura organizzato impeccabilmente per il quinto anno dalla sezione perugina dell’Associazione italiana giovani avvocati. Toghe e codice nel cassetto e, per una sera, voglia di stare insieme, fare squadra e premiarsi, dopo un anno da Karate kid del foro, con una cena a tutto sushi. A ospitare i promettenti avvocati è stato Il Vizio, che li ha coccolati grazie «alla supervisione del direttore Franco Masilla e all’elegante menù dello chef Marco Gargaglia». Parola di avvocati, quindi c’è da crederci.

Da non credere, invece, quanto si siano divertiti i 150 ospiti dell’Aiga, con a capo il presidente Ermes Farinazzo che per giorni ha portato avanti l’organizzazione con tanto di comitato sempre attivo su WhatsApp.

Per proporre il clou del suo Galà: l’ormai mitica consegna degli Oscar che ogni anno si fa sempre più agguerrita. Categorie, nomination, voti e statuette. Imperdibile.

In un sobrio e impeccabile abito nero, vince l’Oscar di Miss tacco l’avvocato Raffaella Pileri. Sorridente e orgogliosa porta a casa il premio Mamma in toga una solare Eleonora Magnanini. Oscar Old style ma sempre green (cravatta compresa) per Domenico Accica. Riconosciuta Giurista più modaiola l’avvocato Chiara Casaccia, mentre il sorriso che ha affascinato di più è quello della radiosa Giulia Lozzi, che vince l’Oscar Smile.

Gara all’ultimo voto (ma anche tweet o post) per il combattutissimo Oscar Social. In pochi avrebbero scommesso sulla sconfitta di Giuseppe De Lio, il codice in una mano, lo smartphone nell’altra. E invece per un solo voto vince Laura Balani e la sua «capacità di essere social a favore della categoria». Messaggi, gruppi e social network la eleggono regina, ma lei condivide (sennò che Social sarebbe?) il premio con De Lio, il collega che dei selfie ha fatto l’ottava arte.

Rullo di tamburi e suspence per gli ultimi due premi, i più ambiti e tutti al maschile. Vince l’Oscar come Scapolone d’oro un istrionico Alberto Dominici. Mentre Alessandro Di Baia torna a casa con la statuetta (e un’invidiatissima compagna) da Sogno proibito. Ma se la serata è stata davvero un successo (firmato dal direttivo Aiga Paola Margiacchi, Melissa Cogliandro, Manila Gagliardoni, Mattia Masotti, Margherita Scalamogna e le new entry Massimo Brazzi, Francesco Areni, Azzurra Pellegrini, Alessandro Ciglioni, Giuseppe de Lio, Alessio Nardoni, Giovanna D’Agostino) si deve anche alla naturale bravura con cui l’avvocato Marta Serpolla ha condotto la serata. Divertente e preparata, tanto da presentarsi in abito nero, lungo e con strascico. Perché gli avvocati quando si divertono, lo fanno seriamente. Accanto a lei due impagabili “velini”: i colleghi Mauro Rosati e Vincenzo Bochicchio. A far scatenare tutti, il pianobar dei Cugini del Nanna, Angelo Lonero e Matteo Frenguelli, con tanto di Lino Ciaccio special guest alla voce, da ricordare l’anno prossimo per l’Oscar Sanremo. Niente console, invece, per Giacomo Leonelli: sarà per il 2015.

Qualche attimo di commozione, infine, per il premio alla memoria dell’amatissimo collega Andrea Castellini, scomparso tre anni fa. A vincerlo «per le qualità etiche, morali, professionali e di disponibilità verso i colleghi» è stato l’emozionatissimo avvocato Stefano Bogini, premiato dal presidente dell’Ordine Carlo Orlando, presente con gli altri colleghi “più grandi” Gianluca Calvieri, Vittorio Betti, Michele Nannarone, Pierpaolo Davalli, Luca Gentili, Francesco Gatti, Marco Piazzai e Pierluigi Vossi.

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