Perugia, la Mission Impossible
degli agenti dell'Oiv

Perugia, la Mission Impossible degli agenti dell'Oiv
di Italo Carmignani
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Giovedì 27 Agosto 2015, 13:26 - Ultimo aggiornamento: 13:27
PERUGIA - Senza neanche consultare Commasei, potente divinità della burocrazia, dopo anni di regno incontrastato, il sindaco Andrea Romizi ha rimosso in due minuti i tre membri dell’Oiv.

Nonostante l’importantissimo significato sottinteso dall’acronimo, organismo indipendente di valutazione delle performance, Romizi aveva il ragionevole sospetto che i tre fossero perfettamente inutili. Il loro compito era quello di stabilire se i dirigenti comunali avessero diritto al premio di produzione per gli obiettivi raggiunti nel corso del 2013. Un incarico senza sforzo, perché da quando il premio è stato istituito la sua assegnazione è garantita a tutti e spalmata con cifre molto simili a ciascuno. A parte l’umiliazione del termine valutazione, viene anche svilito il concetto d’indipendenza, mentre ci riserviamo ogni commento alla voce performance. Se poi si aggiunge il dettaglio di un rimborso di circa diecimila euro a ciascun membro dell’Oiv per non fare quasi niente, si comprendono le perplessità del sindaco Romizi. Quanto un pizzico di nervosismo di molti non premiati. Nato per gratificare i migliori come accade (davvero) nell’impresa privata, quelli che hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti dalle amministrazioni, dai Comuni alle Università, passando per le Regioni, il premio viene propinato generalmente in agosto quando le città sono intorpidite di salsedine vacanziera e potrebbero non accorgersi dell’uso paritario del premio e dei relativi soldi pubblici. Se tutti ogni anno raggiungono esattamente lo stesso risultato non si vede il motivo di dare un incentivo che per principio serve a migliorare. Oppure è un trucco. Esageriamo con il secondo, ma la prima purtroppo rasenta una perfezione solo immaginaria. A Genova vennero premiati tutti i dirigenti del piano anti-alluvioni. E il giorno dopo la città annegò miseramente sotto le piogge. Non era certo colpa loro, ma averli gratificati tutti fa riflettere. Romizi ha nominato altri tre membri per l’Oiv, necessario per legge. Sono l’avvocato Giuseppe Caforio, la dirigente del personale del Comune di Milano, Elena Sala e Claudia Bianchi. I nuovi agenti dell’Oiv hanno una Mission: stilare una classifica di quanti hanno raggiunto veramente l’obiettivo e diversificare meglio l’entità dei premi. Impossible?