Raffaele Sollecito, in tribunale il libro
e la diffamazione a chi l'ha fatto condannare

Raffaele Sollecito, in tribunale il libro e la diffamazione a chi l'ha fatto condannare
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Giovedì 5 Marzo 2015, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 22:26
PERUGIA - Il 25 marzo la Corte di cassazione deciderà del suo destino, ma il 30 aprile Raffaele Sollecito potrebbe tornare di nuovo davanti a un giudice per difendersi dalle accuse del pm che lo fece condannare la prima volta.

Il gup di Firenze infatti ha nominato due periti incaricati di tradurre le 17 pagine del libro Honor bound (Legati dall'onore), pubblicato negli Usa, nel quale Sollecito ricostruisce la sua vicenda giudiziaria legata all'omicidio di Meredith Kercher e per cui è stato querelato dal magistrato perugino Giuliano Mignini che fu titolare dell'inchiesta.



Per il giovane pugliese e per il co-autore Andrew Gumbel il pm del capoluogo toscano ha chiesto il rinvio a giudizio per diffamazione e vilipendio delle forze di polizia. In particolare il giudice dell'udienza preliminare ha indicato una traduttrice italiana e una di madre lingua. Per il termine delle operazioni è stato indicato il 10 aprile mentre l'udienza è stata fissata per il 30. Sollecito - che respinge le accuse contestate - ha nominato come proprio consulente un docente specializzato nella traduzione di libri. A difendere lui e Gumbel sono gli avvocati Alfredo Brizioli e Francesca Bacecci.



Il 25 marzo approderà invece in Cassazione il processo per il quale Sollecito e Amanda Knox sono stati condannati a 25 e 28 anni e sei mesi di reclusione per l'omicidio Kercher, avvenuto a Perugia la sera del 2 novembre 2007. I due giovani si proclamano estranei al delitto e i loro difensori chiedono l'annullamento delle condanne.