La proposta di deliberazione è stata approvata con una larga quota di “sì”: ai 19 voti della maggioranza, infatti, si sono aggiunti i consensi di Borghesi, Miccioni, Mirabassi, Mori e Vezzosi del Pd e di Giaffreda del Movimento 5 Stelle. Tra i democratici hanno invece votato contro Bori, Bistocchi e Castori mentre si sono astenuti il capogruppo Pd Mencaroni, Pietrelli e Rosetti del M5S.
Il via libera riguarda la modifica e l’integrazione dell’articolo 30 che ora dispone il divieto di chiedere soldi agli incroci stradali, di chiedere contributi in denaro con insistenza in luoghi pubblici o aperti al pubblico, come mezzi di trasporto, parcheggi, vicino chiese, cimiteri, teatri, cinema e impianti sportivi. Accattonaggio off limits anche nei centri commerciali dove è stato confermato anche il divieto di esercitare il mestiere di “accompagnatore di carrelli della spesa”, esteso a tutto il territorio. La modifica introduce più controlli e sanzioni anche nei confronti di chi sarà sorpreso a rovistare nei cassonetti per la raccolta umanitaria di oggetti o indumenti. Tempi duri anche per i lavavetri, di fatto cacciati dagli ultimi semafori insieme ai venditori improvvisati. La deliberazione prevede inoltre che nel caso che ad essere importunati siano soggetti deboli, come donne in gravidanza, sole o con minori, si applichino le sanzioni massime. È stato invece soppresso il passaggio nel quale si fissavano controlli settimanali da parte della polizia urbana che li eserciterà nell’ambito della propria attività ordinaria.