Morsa da vipera, la bimba sta meglio
Task force per catturare l'animale. Le foto

Morsa da vipera, la bimba sta meglio Task force per catturare l'animale. Le foto
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Mercoledì 19 Giugno 2013, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 14:10

PERUGIA - Due buone notizie in una, per quanto riguarda la bambina di 18 mesi morsa lunedi mattina mentre si trovava nella cucina della villetta dove vive con genitori e ricoverata dal pomeriggio dello stesso giorno presso il reparto di Pediatria dell'ospedale Santa Maria della Misericordia

Questa mattina, mercoledì, è stata consegnata ai medici una bottiglietta di vetro con dentro una piccola vipera, catturata nella serata di ieri, martedì all'interno della abitazione di Pietralunga da tre operai impegnati nel montaggio di alcuni pannelli solari.

Oltre alla conferma che a provocare la ferita al piede destro della bambina - rende noto l'ufficio stampa dell'azienda ospedaliera - sia stata una vipera , arriva la notizia che le condizioni della piccola stanno gradualmente migliorando ed è stata sciolta la prognosi riservata ,dopo gli ulteriori controlli e l’esito degli esami ematochimici.

Stando al quadro clinico che si era presentato dopo il trasferimento dal pronto soccorso dell'ospedale di Città di Castello, era evidente che la bambina presentava lesioni tipiche di una lesione causata da una vipera- ribadiscono i medici di Pediatria - ed abbiamo proceduto

tempestivamente a somministrare il siero antivipera.

La cattura della vipera, resta comunque un fatto importante per la tranquillità della famiglia della piccola, che oltre alla bambina ricoverata ha un'altra figlia di tre anni. La terapia eseguita ed il costante contatto con il centro Antiveleno di Pavia, per parametrare il quadro clinico, hanno assicurato un miglioramento "lento ma progressivo" , come lo ha definito lo stesso professor Barboni, sia nelle analisi che nella cura della ferita e dell’edema esteso.

Lo stesso direttore di Pediatria ha comunicato ai genitori che la loro bambina è fuori pericolo, ma che dovrà rimanere ricoverata ancora per almeno una settimana, per proseguire le terapie antibiotiche per il riassorbimento dell’edema che si è sviluppato partendo dal piede destro, fino ad arrivare all’inguine.

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