Moglie spende 2 milioni di telefono, lui le spara Cassazione: "non sono futili motivi"

Moglie spende 2 milioni di telefono, lui le spara Cassazione: "non sono futili motivi"
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Giovedì 13 Giugno 2013, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 15:27
PERUGIA Sparare alla moglie che chiama la maga tentato omicidio, ma non vale l'aggravante "dei futili motivi". Lo ha stabilito la Corte di Cassazione.

La storia risale all'agosto del 98, la bolletta incriminata era riferita ai due mesi precedenti: 2 milioni di vecchie lire. Lui - il marito - scopre che per i primi giorni di agosto la moglie ha già speso un milione mezzo. Perde la testa, imbraccia il fucile da caccia e spara alla compagna.

La colpa delle bollette esorbitanti erano le ore trascorse al telefono dalla donna con un servizio di chiromanzia a pagamento. La donna ha rischiato la vita per le ferite al torace ma si è salvata.

Per la Cassazione è giusta una condanna severa: tentato omicidio e non lesioni, come richiesto dalla difesa dell'uomo. Ma i giudici "del terzo grado" hanno detto no all'aggravante dei futili motivi, accogliendo il ricorso dell'uomo, un cinquantanovenne condannato a dicembre 2011 dalla Corte d'Appello di Perugia.

La Prima Sezione Penale della Suprema Corte ha riconosciuto che «il motivo che ha spinto l'imputato a compiere il gesto di estrema gravità... non è costituito dall'uso smodato del telefono da parte della vittima, ma dalla circostanza che il ricorso a servizi telefonici di chiromanzia comportava costi tali da dimezzare il suo reddito, con le gravi ripercussioni sul bilancio familiare».
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