Ieri mattina un automobilista disabile ha deciso di passare dalla rabbia all’azione. E dopo aver trovato, vicino all’ingresso del Santa Maria della Misericordia, praticamente tutti occupati i posti riservati nel parcheggio, s’ è fatto giustizia da solo. Ha chiamato il personale dell’ospedale e poi la polizia municipale. i è mossa anche la direzione del Santa Maria della Misericordia che ha ascoltato le lamentele ed ha benedetto l’intervento della Municipale. Alla fine le multe sono comparse sul parabrezza di una trentina di auto. Tutte parcheggiate nel posto più comodo, ma lasciate in sosta dai pirati dello spazio riservato ai disabili. «Ogni giorno - ha protestato il disabile- ci rubano gli spazi. E parcheggiare diventa un’odissea». Una brutta abitudine che confermano anche dall’ospedale dove, a volte, non basta il servizio cortesia con lo steward che aiuta a trovare un posto comodo a chi ha particolari esigenze. Quella di ieri, è stata una giornata particolarmente pesante, ed è stato richiesto l’intervento della polizia municipale benedetto dalla direzione dell’ospedale. Ma nella giungla della sosta in ospedale ci scappa anche un caso al limite del grottesco. È stata scovata l’auto di un medico che ha bloccato altre vetture creando non pochi disagi. Il brutto è che il dottore (che non è un dipendente dell’ospedale) aveva esposto l’avviso sul parabrezza: «Medico in visita a pazienti». Naturalmente la visita era una bufala.
Il caso Sipa. Se al parcheggio dell’ospedale c’è chi va a caccia dei furbi, c’è chi pensa a rivedere le politiche della sosta in centro. Si muove il consigliere comunale del gruppo Sinistra e Socialisti per Perugia, Silvano Segazzi che annuncia come «a breve presenterò un ordine del giorno in commissione consiliare per istituire un tavolo di confronto con Sipa al fine di individuare soluzioni migliori, andando incontro alle esigenze dei cittadini, per quanto riguarda le tariffe dei parcheggi del centro storico di Perugia». «È vero - prosegue il consigliere - che le tariffe adottate a Perugia sono più accessibili di quelle in vigore in altre città servite da Sipa, ma all'azienda chiedo uno sforzo ulteriore: abbassare i prezzi, per quanto possibile, tenendo conto della grave crisi economica, e rivedere, del tutto o in parte, il meccanismo di tariffazione oraria per cui l’utente si ritrova a pagare a prezzo pieno la seconda ora, o le successive, anche se scattate da pochi minuti».
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