Tre giorni di confronti con il primo "Festival del dialogo": ad Orvieto dal 24 al 26 ottobre

Conferenza stampa ApertaMente
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Lunedì 20 Ottobre 2014, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 13:56
ORVIETO In una realtà cibernetica come quella attuale ci si rende conto che comunicare, come si faceva un tempo, occhi negli occhi, seduti ad un tavolo l’uno di fronte all’altro è usanza ormai sbiadita. Proprio per questo acquista un significato particolare il primo "Festival del Dialogo", organizzato dall’associazione culturale ApertaMenteOrvieto che per tre giorni (dal 24 al 26 ottobre) ha messo in cantiere tre giornate presso Palazzo del Popolo di Orvieto. Il titolo del convegno, previsto con cadenza annuale, è «CuriosaMente – per sapere, conoscere, capire» ed affronterà argomenti differenti nelle tre giornate.



Si inizia venerdì 24 ottobre alle 17. Si parlerà del dialogo e del confronto tra le associazioni culturali e di volontariato del nostro territorio, sia tra loro che con le istituzioni locali e nazionali. Il pomeriggio vedrà gli interventi dei rappresentanti del mondo associativo orvietano, già coinvolto da gennaio nell’iniziativa «Tutti insieme per cambiare: prove tecniche di dialogo», mentre dalle 21 sarà la volta delle associazioni nazionali, con le loro esperienze e le loro proposte.



Sabato 25 ottobre, invece, la giornata avrà per tema «Integrazione, dialogo e valori dell’incontro», con l’obiettivo di creare un’occasione di confronto e dibattito sulle principali problematiche che investono l’immigrazione, non solo relativamente ai processi economici ma soprattutto in merito ai diritti umani e alle opportunità da cogliere per una riflessione sul cambiamento del nostro modello culturale; non a caso il sottotitolo della giornata è «ripartire da Lampedusa». La giornata, che vedrà il coinvolgimento di realtà locali e nazionali (come MEDU e Save The Children) si concluderà con una cena etnica (da prenotarsi entro domenica 19 al numero 333.66.55.046) realizzata dai ragazzi dell’Istituto Professionale Alberghiero di Orvieto e animata dalla musica e dalle danze degli Etoilenguewel, provenienti dal Balletto Nazionale del Senegal.



Domenica 26 ottobre, infine, sarà affrontato il tema dell’incontro/scontro tra genitori e figli, esaminando il dialogo e il conflitto nella famiglia. Si inizierà alle ore 10 con la presentazione, tra le altre cose, di una ricerca condotta tra le famiglie dei ragazzi del Liceo delle Scienze Umane di Orvieto, per proseguire nel pomeriggio con un workshop esperienziale rivolto ai genitori e ai figli (ma aperto a tutti), per riflettere sul conflitto attraverso la favola. Concluderà la giornata un concerto tra generazioni con la partecipazione, tra gli altri, di Ambrogio Sparagna, noto per il recupero delle tradizioni musicali italiane, e del giovanissimo gruppo orvietano «Ultimo Secondo Live Band».