Gubbio, si finge prete in gita
per avere lo sconto a Mirabilandia

La foto del finto prete con la suora appesa nel bar Santa Lucia
di Massimo Boccucci
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Sabato 1 Giugno 2013, 21:07 - Ultimo aggiornamento: 23:15
GUBBIO - Per tutti era don Maurizio. Cos si presentato a Mirabilandia e in abito talare ha recitato la parte del parroco capo comitiva di una trentina di amici.

L’espediente era l’unico modo per strappare il massimo sconto sul prezzo del biglietto. L’hanno studiata proprio bene al bar Santa Lucia, in pieno centro storico nel quartiere di San Martino. Finto il prete e finta la parrocchia. Tutto vero, invece, l’incontro con una giovane suora, con la quale l’ardito finto sacerdote ha trascorso buona parte della giornata al parco divertimenti di Ravenna. La storia è arrivata all’orecchio del vescovo, Mario Ceccobelli, che ieri mattina ha voluto incontrarlo.



Il finto prete è stato convocato in vescovato, nel palazzo di via XX Settembre. La città è piccola, la gente mormora: così si dice. A Mirabilandia aveva prevalso il senso dell’umorismo, senza scoprirsi minimamente per evitare reazioni imprevedibili e magari anche qualche spiacevole conseguenza. L’allegra brigata doveva cominciare e concludere l’avventura così come l’aveva cominciata.

Non sappiamo se abbia ispirato tutto don Matteo, il detective della popolare fiction di Rai Uno interpretato da Terence Hill che ha appena traslocato a Spoleto. Diciamo che la vicenda è a metà strada tra l’utilitarismo e la goliardia. Per chi lo conosce, Maurizio Brancaleoni il protagonista è un tipo particolare che ama scherzare, ha la battuta sempre pronta, si mette in gioco quando serve. E’ molto conosciuto a Gubbio anche perché per tanti anni è stato il trombettiere della festa dei Ceri. Stavolta l’hanno pensata proprio curiosa lui e i suoi amici del bar. Hanno scoperto nel regolamento di Mirabilandia che le comitive parrocchiali possono godere del prezzo più vantaggioso per accedere, così è venuta fuori l’idea di farsi passare per il gruppo guidato dal buon parroco. Maurizio si è presentato con la tonaca e gli occhiali scuri. Quel ruolo l’ha assorbito completamente sia per entrare nel parco ravennate che una volta all’interno quando si è goduto la giornata.

Ci mancava solo l’inatteso incontro con un’altra comitiva guidata da una giovane suora, autentica come vera in quel caso era la parrocchia. Il buon Maurizio ha tenuto fede al proprio ruolo e si è comportato come un perfetto parroco gentiluomo, con tanto di foto ricordo. Quella foto ora fa bella mostra nel bar Santa Lucia e non si parla d’altro.

Il vescovo Ceccobelli non poteva fare a meno di intervenire. E’ pastore gioviale dai modi sempre gentili, ma gli era impossibile non riservare a Maurizio finto prete un sermone con tirata d’orecchi.


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