Giovani Indiana Jones fanno rivivere
un tempio romano del II secolo

Giovani Indiana Jones fanno rivivere un tempio romano del II secolo
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Venerdì 18 Luglio 2014, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 21:56
FOLIGNO – Gli studenti del Liceo Classico, archeologi in erba, hanno riportato alla luce un tempio d’epoca romana risalente al II secolo avanti Cristo. E’ accaduto a Foligno nella zona di Pale in localit Nocette. Il tutto stato possibile grazie alla terza campagna di scavi organizzata dagli Indiana Jones in erba.



“Il progetto archeologia” si svolto nel corso dell'intero anno scolastico, attraverso lezioni frontali e visite guidate. Scopo del progetto è quello di avvicinare i giovani alle “fonti materiali”, quelle archeologiche ed alla conoscenza del territorio (in particolare quello della valle del Menotre) nella sua ricchezza e complessità storica e culturale. Il progetto è stato fortemente voluto dal dirigente scolastico. Giorgio Garofalo, mentre la Direzione scientifica è della dottossa Maria Laura Manca, ispettrice della Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Umbria. Le campagne di scavo sono state tre: 2012, località la Corte di Cancelli; 2013, località la Corte di Cancelli; 2014, località Nocette di Pale. Sono stati una quarantina di ragazzi, di età compresa tra i 14 ed i 18 anni,ha preso parte alla campagna di scavo sotto la guida delle archeologhe: Matelda Albanesi e Maria Romana Picuti e delle insegnanti: Sandra Buccioli, Marta Gaburri e Paola Pieri. Allo scavo hanno preso parte i volontari del Gruppo archeologico Mevania (Enrico De Tona e Renzo Lopparelli), del Dopolavoro ferroviario Foligno (Giorgio Petrini)e Feliciano Benci, che per primo ha segnalato il ritrovamento delle terrecotte architettoniche a Pale. Per l’individuazione dell’area del tempio i novelli Indiana Jones si sono avvalsi della collaborazione dei geologi Luca Tassi e Paolo Boila. Lo scavo ha portato alla luce un edificio sacro d’epoca romana del II secolo avanti Cristo. Il tempio è formato da due celle gemelle delimitate da due possenti strutture murarie che si allungano sulla fronte inquadrando lo spazio antistante. Il tipo di tempio con due celle è poco diffuso nel mondo romano e trova confronti soprattutto in area appenninica. Una delle celle conserva il pavimento in battuto di ghiaia e malta, un tipo molto diffuso in epoca romana repubblicana. “Esternamente – viene spiegato - , emerge un’analoga pavimentazione di ghiaia e malta, su cui si conserva parte del crollo della decorazione del tetto, costituita da terrecotte (lastre e antefisse). Particolarmente significative le lastre, che presentano eleganti motivi decorativi(palmette, rombi e girali vegetali) e che conservano tracce dei colori originari (rosso, celeste, giallo)”.

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