Perugia, furti choc: 23 raid in 20 giorni,
residenti assediati dai ladri

Perugia, furti choc: 23 raid in 20 giorni, residenti assediati dai ladri
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Lunedì 3 Agosto 2015, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 13:38
PERUGIA - Il Comitato direttivo della "Associazione per la vigilanza dell' area S. Vetturino", che estende la propria attività anche alla contigua zona della frazione di Montebello, ha scritto al sindaco di Perugia, Andrea Romizi, ed al questore, Carmelo Gugliotta, chiedendo di intensificare i servizi di controllo in questo territorio dove dall' inizio di giugno si sono avuti 23 assalti dei quali 16 in soli 20 giorni a luglio.



«In particolare - scrivono i residenti - nella notte del 29 luglio ci sono stati ben 4 casi. Tendenza che sembra continuare anche ad agosto, con un altro tentativo di furto avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa. I ladri, dopo avere forzato una finestra, sono fuggiti all' arrivo di una pattuglia del servizio di vigilanza privato svolto per conto della Associazione».



Una associazione che è un esempio di quella "sicurezza partecipata" da più parti auspicata ma che ha bisogno del sostegno delle forze di polizia preposte al controllo del territorio ed alla tutela dei cittadini. L' associazione giuridicamente è stata costituita nel 2010 ma di fatto era operativa dal 2.000. Attualmente ne fanno parte 130 famiglie che pagano un contributo mensile per un servizio di vigilanza privata per il quale spendono 50.000 euro all'anno. L' associazione inoltre, attraverso l' attività dei suoi soci e dei volontari che fanno parte del Comitato direttivo, si occupa anche dei problemi del territorio connessi alla sicurezza con le relative segnalazioni alle competenti autorità.



Dal 2000 al 2014 nella zona sottoposta al servizio di vigilanza privata c' erano stati soltanto 15 tra furti e tentativi di furto, mentre - come detto - a luglio sono stati 16 in soli 20 giorni. Senza contare poi i casi avvenuti nell' area circostante (reti di recinzione tagliate, furti e tentivi di furto nelle abitazioni) non sottoposta al servizio di vigilanza privata pagato dalla Associazione. «Le Forze dell’ordine - è detto nella lettera - sono sempre tempestivamente intervenute ad ogni richiesta, ma ovviamente a reato avvenuto; invece, da parte nostra, viene chiesta una maggiore prevenzione con un presidio del territorio in modo continuo, permanente ed efficace». Per questo l' Associazione chiede a Sindaco e Questore «un urgente ed immediato incontro pubblico per un esame congiunto della situazione attuale e delle possibili soluzioni finora inapplicate e/o non sperimentate».
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