Caso Meredith, il giorno del verdetto giudici riuniti in camera di consiglio

Caso Meredith, il giorno del verdetto giudici riuniti in camera di consiglio
di Italo Carmignani ed Egle Priolo
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Venerdì 27 Marzo 2015, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 22:41

ROMA «A questo punto è stato detto tutto, non c'è altro da dire. E’ chiarissima la differenza tra l’esposizione dei fatti e delle prove contro il teorema dell’accusa. Due capitoli completamente diversi». In piedi fuori dall’aula con i capelli lunghi il volto sempre smarrito e la fidanzata sempre presente in bilico sui tacchi troppo alti per le leggi della fisica, Raffaele Sollecito guarda verso il cielo nell’ennesimo giorno più lungo della sua vita, almeno il decimo, tanti quanti sono i processi a suo carico. Alla lettura della sentenza prevista per il pomeriggio lui non ci sarà, tornerà a Bari, perché se dovesse andare male non sopporterebbe l’arresto davanti a tutti. D’altra parte per lui hanno già parlato gli avvocati Giulia Bongiorno e Luca Maori. «Cancellate la condanna e assolvete Raffaele Sollecito. Che non ha mai depistato, ha sempre collaborato alle indagini e durante l'aggressione a Meredith vedeva i cartoni animati: Raffaele Sollecito è un puro che si vede coinvolto in vicende spettacolari e gigantesche delle quali, come Forrest Gump, non si rende conto».

Così l'avvocato Giulio Bongiorno ha chiesto alla Corte di cassazione di scagionare Raffaele («Hanno condannato a 25 anni Forrest Gump», ha ribadito), chiudendo la sua lunga arringa nella seconda udienza del decimo processo per l'omicidio di Meredith Kercher, in cui è imputato con l'ex fidanzata Amanda Knox.

Udienza cominciata con una conferma: nella grande aula della Cassazione, tra le fila dei presenti, infatti spicca anche questa mattina la figura di Raffaele Sollecito, l'ingegnere pugliese condannato assieme ad Amanda Knox per il delitto consumato a Perugia la sera del 1 novembre del 2007.

Raffaele è con tutta la famiglia (il padre Francesco, la sorella Vanessa e la fidanzata Greta) che mai lo ha lasciato solo e ai suoi difensori Luca Maori e Giulia Bongiorno. È toccato proprio a loro parlare in questa ultima puntata della lunghissima vicenda.

Con la difesa, ha detto Bongiorno, che «si articolerà sugli unici due indizi a carico dell'imputato: il gancetto del reggiseno di Meredith, e l'essere stato fidanzato per 10 giorni con Amanda Knox». La Bongiorno ha parlato di «tanti lapsus» contenuti nella sentenza di condanna della Corte d'assise d'appello di Firenze. Rispetto a gancetto e sul dna di Raffaele che vi è stato trovato, poi, Bongiorno ha sottolineato che «su quel gancetto potevano essere trovate molte altre tracce genetiche se solo fossero state cercate». Inoltre l'avvocato ha criticato la sentenza dell'appello bis perché ha dato all'impronta genetica di Raffaele rinvenuta sul gancetto una sorta di «valore di prova genetica a capacità ridotta, una cosa che non esiste in questo campo in quanto una mezza traccia genetica non è una prova, ma una trappola». Dopo una pausa, è stata la volta dell'arringa dell'avvocato Luca Maori.

Amanda non dorme. Intanto dall'America giunge la notizia di Amanda che sarebbe molto preoccupata: in attesa della sentenza non starebbe dormendo, come già successo durante il processo d'appello bis a Firenze.

Dopo le arringhe dei legali, la quinta sezione penale della Corte presieduta da Gennaro Marasca si è ritirata, poco dopo mezzogiorno, in camera di consiglio per decidere se accogliere o meno il ricorso dei difensori dei due giovani in cui si chiede di rifare il processo. Il sostituto procuratore generale Mario Pinelli, invece, nella prima udienza ha chiesto la conferma della condanna ma con un piccolo sconto di tre mesi (per la prescrizione del reato di porto abusivo di armi, legato al coltello considerato l'arma del delitto): 28 anni e tre mesi per Amanda e 24 anni e nove mesi per Raffaele.

Di sentenza «motivata e corretta» invece ha parlato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher.

La decisione della Cassazione è prevista in serata, anche se non ci sono indicazioni precise sull'orario. Il presidente Marasca ha solo annunciato che un'ora prima del verdetto avviserà i legali.

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