Calcio, a picco come il Parma
perché tante squadre lo seguiranno

pallone
di Italo Carmignani
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Domenica 1 Marzo 2015, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 16:26

Come al solito, non vogliamo farci mancare alcunché. Perché lasciare solo a Parma la soddisfazione di vedere uscire la squadra dal campionato per avere palesemente litigato con i bilanci e le addizioni? Per non essere da meno, noi non manderemo a casa una sola squadra, perché non abbiamo preso a schiaffi solo una divisione (in senso aritmetico), ma tre campionati. Se entro la fine dell’anno se non interverrà Alluce protettore dei corner, in un colpo solo potremo vedere assottigliarsi le fila della prima, seconda e terza categoria dilettanti. Con simpatica approssimazione, la Guardia di Finanza ha fatto visita alle società e oltre a trovare bilanci compilati su carta per l’imballo della porchetta e calcolati secondo il teorema dell’inossidabile Autsìder, figlio di Trepertré, il problema è quanto non c’era. Tanto per fare un esempio, nella contabilità di una di queste mancava l’incasso di ventimila pasti abilmente nascosti sotto la voce coperti, sfornati durante la sagra paesana utile per finanziare lo spavaldo con cui la squadra affronta ogni anno il campionato. Il trucco pareva perfetto, ma i finanzieri hanno contato bicchieri e tovaglioli consumati scartatando l’idea che ciascun commensale dichiarato in una sola sera si fosse pulito la bocca ottanta volte e consumato centoquaranta bevande diverse senza morire. La scoperta ha partorito una multa di cui ancora si contano gli zeri. Altre società invece hanno finto d’incassare ricchi premi dagli sponsor alimentando in realtà un fondo (nero) delle Bahamas dei (presunti) benefattori. Ma il gioco è finito. E per controllare meglio la vanità di volere sempre sfidare la matematica fiscale in nome der carcioderigore presto si giocherà solo a palla prigioniera in notturna. Illuminati delle fiamme gialle.
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