E fonti non ufficiali confermano che avrebbe scelto di rimanere in Ast. Questa decisione potrebbe avere implicazioni importanti anche sulla trattativa in corso.
Tra gli argomenti di cui si è discusso, i tagli al personale. L'azienda sarebbe scesa a 250 procedure di mobilità contro le 550 che aveva chiesto inzialmente, ma non è stato trovato un accordo.
La trattativa. A guidare gli incontri è la ministra Federica Guidi, che ha iniziato la trattativa con molto ritardo, intorno alle 19, usando sempre la tecnica dei tavoli separati. La Guidi ha prima incontrato le istituzioni e poi la trattativa è entrata nel vivo, con l'ad Lucia Morselli e lo staff di ThyssenKrupp presente. Sucessivamente l'incontro si è allargato alle organizzazioni sindacali. Si è cominciato subito con l'entrare nel merito della strategia per Ast, cercando di sciogliere ad uno ad uno i nodi più importanti: il mantenimento del secondo forno, l'autonomia del commerciale, i livelli occupazionali. Su quest'ultimo punto ci sarebbero spiragli, in quanto il governo ha messo sul piatto una serie di interventi in tema di energia e anche la possibilità di poter utilizzare la normativa sull'amianto. La discussione più lunga, cominciato intorno alle 21 ha riguardato il mantenimento del secondo forno. I sindacati considerano questo punto vitale per il futuro di Ast, dato che la chiusura del secondo forno, che mai sarebbe controbilanciata da un modesto potenziamento del primo, cambiarebbe completamente il ruolo di Ast. Il confronto è stato durissimo, come ha fatto anche sapere la presidente Catiuscia Marini dalla sua pagina facebook.
Ci sono stati momenti di avvicinamento ma sui punti rienuti focali, il secondo forno, il contratto integrativo, il commerciale, le posizioni sono rimaste distanti.
L'incontro successivo è previsto per venerdì, la data ultima della trattativa stabilita dalla ministra Guidi sarebbe il 4 ottobre. Non è chiaro, nel caso non si arrivi a un accordo, se ci sarà un prolungamento della tratttaiva o si andrà a un accordo - ponte.