«La puledra - ha spiegato Silvestrelli - è un caso raro ed unico nella razza del trottatore italiano. I cavalli bianchi nascono, raramente, in tutte le razze, ma, per i trottatori, a livello internazionale sono riportati solo due casi nello Standardbred americano: una femmina nata nel 1998 in Ontario (Canada) ed un maschio nato il 6 maggio 2012 nel New Jersey (Usa)». «La definizione di bianco, nel cavallo - ha spiegato ancora Silvestrelli - è molto spesso utilizzata in maniera errata in quanto, nella stragrande maggioranza dei casi, viene comunemente definito bianco un cavallo che in realtà è grigio. Il cavallo bianco invece nasce con cute depigmentata (rosa), pelo bianco ed occhi chiari (azzurri o nocciola)».
«Dal punto di vista del determinismo genetico il bianco dipende dalla presenza di uno dei seguenti geni: gene cream (Matp) e gene dell'estensione di pezzatura (Kit) con le relative mutazioni. Il Matp è presente in soggetti che nascono da precisi accoppiamenti fra cavalli da sella di linee americane ed è ad eredità recessiva. I nati presentano occhi di colore azzurro. Il Kit è un gene molto interessante che presenta un elevato numero di mutazioni responsabili, a loro volta, di bianchi geneticamente diversi ma fenotipicamente identici. I nati presentano, in prevalenza, occhi scuri. Da notare che alcune di queste mutazioni sono legate a letalità». «Nel caso della cavallina di proprietà dell'allevamento di Sergio Carfagna - ha concluso Silvestrelli - il gene candidato ad essere il responsabile del colore del mantello è il Kit. I ricercatori del Centro di studio del cavallo sportivo stanno testando le diverse mutazioni utilizzando le innovative tecniche molecolari che richiedono la massima precisione ed attenzione e comportano quindi tempi piuttosto lunghi».
Per conoscere il nome della cavallina albina (scelto dal francescano padre Danilo Reverberi), figlia di trottatori di tutto rispetto, come Melodiass e Gruccione Jet, bisognerà attendere la presentazione, il prossimo 8 settembre, del libro «La scuderia dei miracoli» (Futura edizioni) di Giorgio Galvani e Marco Vinicio Guasticchi.
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