Spazio, ancora un successo per Vega, il razzo italiano porta in orbita il satellite proteggi-ambiente

Spazio, ancora un successo per Vega, il razzo italiano porta in orbita il satellite proteggi-ambiente
di Paolo Ricci Bitti
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Martedì 23 Giugno 2015, 03:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 22:28
E cinque: ancora un successo italiano nello spazio. Issando in orbita il satellite Sentinel-2A, alle 3.52 di martedì è decollato in perfetto orario dallo spazioporto di Kourou (Guyana Francese) il quinto razzo lanciatore Vega progettato e costruito al 70 per cento in Italia, per la maggior parte in quella fabbrica già nel futuro che è l'Avio a Colleferro.

Che poi fa sempre un certo piacere patriottico ascoltare e riascoltare "Coooleferooo, near Rome" oppure "Colleferrò" e "Bravissimo, Italia" recitato con aperta ammirazione durante le dirette dei lanci dagli speaker anglofoni o francofoni degli spazioporti di tutto il mondo o delle agenzie spaziali, a cominciare proprio dall'equipe di Kourou.



E resta memorabile l'Inno di Mameli cantato tre anni fa dai tecnici di Colleferro nella radura grondante di umidità e strappata alla giungla amazzonica alle spalle della base, quando, alle prime luci dell'alba, decollò il primo Vega. L'essere in casa - sia pure oltremare - degli amici francesi, con tanto di scorta della Legione straniera, e cantare Fratelli d'Italia, sì, fu una bella soddisfazione.



Con la speranza che il successo di queste missioni e il portafoglio già bello gonfio di commesse di Vega, compresi i progetti di sviluppo delle nuove versioni del razzo, spinga Finmeccanica e il Governo

a garantire che Avio e lo stabilimento avveniristico di Colleferro, invidiato da tutto il mondo e rara calamita italica di cervelli stranieri, restino in Italia e a guida italiana nonostante gli appetiti già dichiarati di Francia, Germania e Stati Uniti.



LE BOURGET



Ecco Pier Giuliano Lasagni, ad di Avio: “Con questo lancio perfettamente riuscito, Vega ha dimostrato ancora una volta le sue doti di affidabilità ed efficienza, frutto della preparazione e della dedizione del team di Avio, Elv e dei nostri partner. Vega si è ormai stabilmente inserito nel mercato mondiale dei lanciatori come una delle soluzioni più attraenti per chi cerca accesso allo spazio e Avio di conseguenza si sta affermando come un player strategico nel settore”.



Al salone di Le Bourget recentemente concluso, Avio ha presentato l’evoluzione, il Vega C, capace di portare in orbita un carico fino a 1800 kg a partire dal 2018. Oltre 60.000 i visitatori che hanno ammirato non solo il modello in scala del futuro lanciatore, e il nuovo logo aziendale, svelato proprio al salone aerospaziale.



“Con il nuovo marchio” ha spiegato Lasagni, “abbiamo inteso rafforzare l’identificazione con le attività spaziali. Il nome Avio è diventato anche un acronimo, Advanced Vision Into Orbit, che esprime con chiarezza e sintesi la nostra mission.”







Questa volta il Vettore Europeo di Generazione Avanzata (Vega), come fatto vedere da Arianspace Tv, ha portato in orbita Sentinel-2A, secondo della famiglia di sei satelliti del programma di monitoraggio ambientale europeo Copernicus.

Grazie a Vega e al Sentinel, insomma, sarà più facile ed efficace proteggere l'ambiente e garantire uno sfruttamento compatibile con la sua sopravvivenza.



Ecco il video del lancio con il conto alla rovescia che per molti resta sempre da brividi anche alla millesima missione.













Una volta che completerà le operazioni finali di aggiustamento dell'orbita, Sentinel 2 inizierà con le fasi di test degli strumenti e dopo circa tre mesi inizierà a mandare immagini per controllare lo stato di salute del pianeta.
Il cuore di Sentinel 2 è la sofisticata fotocamera di bordo, una sorta di scanner capace di rivelare dettagli senza precedenti, quasi due volte meglio degli attuali satelliti analoghi. A elaborare i dati sarà una complessa rete di centri, tra cui anche il Centro spaziale di Matera gestito da e-Geos (Agenzia spaziale italiana/Telespazio).




IL PROGRAMMA VEGA

Con alle spalle già quattro lanci puntuali e perfetti in poco più di tre anni, il lanciatore per piccoli carichi sviluppato dall'Agenzia Spaziale Europea è in grado di portare un carico utile di massa tra i 300 e i 1500 Kg, in un’orbita polare bassa di riferimento a una quota di 700 km. Al programma Vega, concepito dall'Agenzia Spaziale Italiana già dagli anni Novanta e finanziato in ESA per il 60% proprio dall’ASI, partecipano anche Francia, Olanda, Svizzera, Belgio, Spagna e Svezia.



La maggior parte del vettore è stata realizzata in Italia: l’Agenzia Spaziale Italiana svolge un duplice ruolo, da un lato finanzia il programma dell’ESA, e dall’altro attraverso la società partecipata ELV SpA consente la realizzazione industriale del sistema. La società, partecipata al 70% da Avio ed al 30% da ASI, è infatti il Primo Contraente industriale dell’ESA per lo sviluppo del Vega. Al progetto hanno partecipato numerose aziende italiane: dal principale partner industriale Avio, al contributo di Selex ES, Rheinmetaal Italia, Telespazio, CIRA, Università di Roma e MBDA.



Presso il Centro Spaziale di Kourou hanno lavorato, nell’ambito del Segmento di terra, anche Vitrociset, Carlo Gavazzi Space (ora Telematic Solution), Telespazio Siem, e sono inoltre presenti le società partecipate, Europropulsion e Regulus, per la produzione del motore a propellente solido P-80 del primo tre stadio del lanciatore.



È europeo il satellite Sentinel-2A. L’Italia contribuirà alla gestione operativa del programma: il Centro Spaziale e-Geos (società ASI/Telespazio) di Matera acquisirà i dati della missione Sentinel-2A, e realizzerà il processamento in Near Real Time dei prodotti della missione, come aveva fatto per la prima sentinella Sentinel-1A.



Il satellite offrirà una visione nel visibile dell’ambiente terrestre, unendo l'alta risoluzione a nuove capacità multispettrali. L'obiettivo è monitorare i cambiamenti nella copertura del suolo e il monitoraggio della vegetazione a livello globale, offrire informazioni sull'inquinamento delle acque, fornire immagini di inondazioni e eruzioni vulcaniche contribuendo a delineare le aree colpite.



Copernicus è un programma della Commissione europea che mira a fornire all'Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all’Osservazione della Terra. Fornisce un sistema unificato attraverso il quale i dati dallo spazio e dai sensori a terra sono inviati ai servizi progettati a beneficio del cittadino. Questi servizi ricadono in sei principali categorie: monitoraggio di terre emerse, ambiente marino e atmosfera, risposta alle emergenze, sicurezza e cambiamento climatico.
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