Spazio, la sonda Rosetta ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
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Mercoledì 6 Agosto 2014, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 17:59

La sonda Rosetta, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), arrivata alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dopo un viaggio di 10 anni attraverso il Sistema Solare.


La missione La sonda è in orbita intorno alla cometa, con traiettorie triangolari che la porteranno ad avvicinarsi alla cometa finché a novembre sarà a circa 4 metri. Quindi rilascerà sul nucleo il lander Philae, che preleverà campioni con un trapano italiano. Seguita dal centro di controllo dell'Esa in Germania, a Darmstadt, la missione è fra i maggiori successi dello spazio europeo. È un successo anche per l'Italia, che vi partecipa con l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria, con la Thales Alenia Space.

6.000 milioni di km Per 10 anni anni la sonda dell'Esa ha attraversato il Sistema Solare, percorrendo 6.000 milioni di chilometri, rimbalzando fra Terra e Marte e salutando gli asteroidi Steins e Lutetia. A livello europeo la sonda è stata progettata da un gruppo di aziende coordinato dalla Airbus Defence and Space. «E' un momento particolarmente importante per la storia dell'esplorazione dell'Universo, ci aspettiamo molte informazioni sulla formazione del nostro Sistema Solare», ha osservato il presidente dell'Asi, Roberto Battiston. Con l'arrivo alla cometa «finisce la fase di avvicinamento e inizia la fase scientifica della missione», osserva il coordinatore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini.

La cometa I primi dati cominciano già a spuntare e a sorprendere. Per esempio, uno degli strumenti italiani a bordo della sonda, lo spettrometro Virtis (Visible and Infrared Mapping Spectrometer) progettato dall'Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali dell'Istituto nazionale di Astrofisica (Iaps-Inaf) ha già misurato la temperatura del nucleo della cometa, indicando che è troppo 'calda'. Risulta infatti essere di 70 gradi sotto lo zero, ossia è più alta di 20 o 30 gradi rispetto al previsto, e ciò indica che il nucleo è probabilmente avvolto da un guscio di polveri, anzichè di ghiaccio. È solo un 'assaggio' di tutte le informazioni che gli strumenti di Rosetta potranno catturare.

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